Delitto in zona rossa a Fondi, autopsia smentisce l'omicida: la vittima uccisa a bastonate

Delitto in zona rossa a Fondi, autopsia smentisce l'omicida: la vittima uccisa a bastonate
di Elena Ganelli
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Venerdì 27 Marzo 2020, 14:41
FONDI
Molto probabilmente è stato vittima di un'aggressione Emilio Maggiacomo, il 69enne agricoltore morto nel suo terreno nell'area San Raffaele tra Fondi e Itri.
Le ferite riscontrate sul suo corpo, infatti, sembrano smentire il racconto fatto da Abdul Majid Khanl, il 44enne di origine pakistana arrestato poco dopo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, che durante l'interrogatorio ha parlato di un incidente. Ma le prime notizie emerse dopo l'autopsia effettuata presso la camera mortuaria del cimitero di Fondi dal medico legale Alessandro Mariani, alla presenza di Francesco Loreti Romantini, tenente colonnello medico dell'Esercito incaricato dalla famiglia della vittima, e di Daniela Lucidi, consulente nominata dalla difesa di Khan, offrono una diversa ricostruzione dei fatti di martedì pomeriggio.

L'esame del corpo della vittima ha mostrato infatti feriti non compatibili con un presunto investimento ma indirizzano verso l'ipotesi di un'aggressione violenta. Sono infatti stati riscontrati traumi in diverse parti del corpo: sul volto e sul torace dove c'erano anche tracce di una emorragia mentre le ferite sulle mani del 69enne fanno pensare al tentativo di difendersi. La vittima sarebbe stata colpita più volte e non a mani nude bensì con un corpo contendente, forse un bastone. Una ricostruzione decisamente diversa rispetto a quella fornita da Khan che mercoledì durante l'interrogatorio in carcere ha raccontato al gip Mario La Rosa e al sostituto procuratore Claudio De Lazzaro, titolare dell'inchiesta, di essere finito per sbaglio nella proprietà di Maggiacomo che si trova al confine con la zona rossa' - di essere stato aggredito verbalmente da lui, di avergli dato i propri documenti e poi di essersi allontanato a bordo della sua auto.

Secondo lui avrebbe colpito inavvertitamente e senza rendersene conto l'agricoltore facendo retromarcia. Ma l'esito dell'esame sul corpo dell'uomo, esame durato circa cinque ore, offre un quadro diverso di quanto accaduto. Per attendere il responso definitivo del medico legale bisognerà comunque attendere 90 giorni. Intanto Khan, assistito dagli avvocati Maurizio Forte e Luigi Vocella, resta in carcere in attesa che il giudice per le indagini preliminari La Rosa decida sulla convalida del provvedimento di custodia cautelare e sulla richiesta di arresti domiciliari presentata dalla difesa per la quale non c'è pericolo di fuga dell'indagato.
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