Anziana originaria di Sabaudia uccisa
dal marito in provincia di Ferrara

Anziana originaria di Sabaudia uccisa dal marito in provincia di Ferrara
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Domenica 3 Maggio 2015, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Viveva con lei e per lei, ed entrambi - marito e moglie 80enni - erano assistiti dai figli. Però, nelle stanze della casa di via Borselli a Cento in cui trascorreva la sua vita insieme alla moglie, non ce la faceva più Giuseppe Parmiani, 82enne, che accudiva da solo e senza l'aiuto di badanti (diceva ai vicini che non se la poteva permettere) la consorte invalida, Carmen Tassinari, 80 anni, originaria di Sabaudia, malata e allettata da tempo: così ieri poco prima delle 23 ha preso un coltello da cucina lungo 24 centimetri, poi si è portato in camera da letto e ha colpito la moglie all'addome. Quindi, consapevole della tragico gesto, ha chiamato il 118 per cercare aiuto. Ha atteso in casa i sanitari, ma al loro arrivo la moglie era già morta, pertanto il 118 ha subito allertato i carabinieri della Compagnia di Cento. Lui stesso ai carabinieri ha indicato il coltello, che aveva riposto su una mensola, dove è stato trovato e sequestrato. Poi all'arrivo del magistrato, il pm di turno Barbara Cavallo, è stato ascoltato alla presenza della figlia: un colloquio informale, angosciante - ha riferito un inquirente - quasi uno sfogo per tentare di giustificare il suo gesto.



Quel colpo inferto senza più controllo per l'esasperazione della situazione che viveva. Vedendo la moglie che si stava spegnendo sempre più, e non potendo far nulla per evitarlo ha pensato di agire come ha fatto. Provato e angosciato dalle condizioni della consorte, e sotto choc per la situazione che sta vivendo, ora l'anziano si trova agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida che potrebbe essere fissata martedì mattina, visto che domani partiranno gli atti dalla procura all'ufficio gip.



L'indagine dovrà confermare quanto riferito dall'anziano, mentre l'autopsia quanto il medico-legale ha riferito sulla base dell'esame esterno del corpo: una sola lesione, un solo colpo per troncare la vita della moglie.
Una tragedia che riporta d'attualità la condizione in cui vivono tanti anziani. Per questo gli amministratori di Cento lanciano un appello: «Nella nostra città si è consumato un dramma, mi rivolgo a chi vive in condizioni di difficoltà: non deve esserci vergogna a chiedere aiuto, non si deve affrontare tutto da soli, siamo aperti e disponibili a dare un aiuto quando la rete familiare non ce la fa», spiega il sindaco Piero Lodi. I coniugi - fa sapere il Comune - non erano in carico o seguiti dai servizi sociali, e la criticità della loro situazione non era mai stata segnalata.


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