Nuovo tampone negativo, Schintu ora è guarito
«Finito un incubo, questa foto vi sia di monito»

Nuovo tampone negativo, Schintu ora è guarito «Finito un incubo, questa foto vi sia di monito»
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Martedì 12 Maggio 2020, 17:52

«Sono uscito da un incubo». Così Salvatore Schintu annuncia la sua guarigione in un messaggio sul suo profilo Facebook. Ieri mattina, con una telefonata, la Asl di Latina gli ha comunicato che il tampone naso faringeo eseguito lunedì, così come quello del 6 maggio, è negativo. A due mesi dal ricovero il medico, ex sindaco di Sabaudia, può dirsi guarito. Il suo è stato un percorso in salita in quanto aveva contratto una forma severa del virus. Due settimane difficilissime. Ha scelto di rendere pubblica una foto che gli è stata scattata mentre un’infermiera, tramite una finestrella nel casco, gli somministrava la terapia orale. «affinché tutti gli amici ne traggano monito a non disattendere le prescrizioni delle autorità».
«È stata un’esperienza dura – racconta - Ne conservo gli esiti nei miei polmoni e nella mia mente. Mio cugino Guido mi ha detto, qualche giorno fa, che ora vedrò il mondo con i colori più vivi. Ha ragione». 
Fausto Russo guarito a Latina dopo 42 giorni, per primo aveva raccontato il contagio su Fb

Adesso  ha ritrovato un po’ di serenità e può pensare a riappropriarsi della sua vita. «In poche ore ho ricevuto tantissimi messaggi di vicinanza e solidarietà – aggiunge – Ringrazio il parroco don Massimo per il suo affetto. Mi ha raccontato che molte persone hanno pregato per me. Questo fa il paio con quello che a me ed al mio compagno di camera negli ultimi giorni di degenza, ha detto il dottor Romeo: siete due miracolati». Sta facendo riabilitazione per tornare dai suoi pazienti che, nei giorni scorsi, aveva ammesso che gli mancano molto. «Ora cercherò di recuperare le forze e mi sono posto come obiettivo di tornare al lavoro ai primi di giugno – spiega - Ringrazio nuovamente sia tutto lo staff medico e paramedico del Goretti, i suoi vertici amministrativi e le autorità politiche che hanno concorso a realizzare i reparti Covid. Mi ripeto anche per affermare di voler cercare di restituire tutto quello che ricevuto in questi lunghissimi 60 giorni». 
Un ultimo ringraziamento lo rivolge ai familiari Giovanna, Sara, Carlotta, Alessandro, Matteo, Daniele e Pia «per aver fatto l’impossibile». Ieri, non appena appena appresa la notizia della guarigione, è uscito in giardino a potare le sue piante. Il primo passo verso il ritorno ad una vita normale lasciandosi il brutto ricordo del coronavirus alle spalle.

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