Nuovo sequestro per l'hotel Cusani, la Procura punta alla confisca

Armando Cusani
di Marco Cusumano
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Sabato 26 Ottobre 2019, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:31
Neanche il tempo di togliere i vecchi sigilli che subito arriva un nuovo sequestro per l'hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga. Il provvedimento è stato emesso dal giudice Maria Assunta Fosso che ha accolto la nuova richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano. Non certo un ripensamento, peraltro giuridicamente impossibile, ma semmai l'esito una nuova iniziativa della Procura che adesso punta alla confisca dell'hotel considerato frutto di una lottizzazione abusiva.

Una differenza sostanziale rispetto al precedente sequestro, visto che in questo caso il giudice sottolinea le esigenze cautelari previste dall'articolo 321 comma 2 del codice di procedura penale. Per questo, in vista una futura confisca del bene, il magistrato ha disposto il sequestro dell'hotel e delle aree accessorie (parcheggio, viabilità ecc.) ricadenti anche sulla particella catastale contigua.
In questo caso non c'è nessun problema di prescrizione come sottolinea il giudice nel provvedimento: «Per il contestato reato di lottizzazione abusiva è prevista la confisca obbligatoria che trova applicazione anche laddove il reato sia, nel frattempo, prescritto, essendo unicamente ostativa alla confisca la prescrizione intervenuta prima dell'esercizio dell'azione penale, circostanza assente nel caso in esame, essendo stata esercitata l'azione penale con decreto di citazione a giudizio del 26-11-2014».

Solo pochi giorni fa i proprietari, Armando Cusani e Aldo Erasmo Chinappi, avevano ottenuto il dissequestro, immediatamente superato dal nuovo provvedimento che si basa su esigenze cautelari di diversa natura.
La grave accusa di lottizzazione abusiva riguarda il complesso turistico di oltre 1.600 mq di superficie per un volume di oltre 5.000 mc: camere, servizi, ristorante, bar e piscina. All'edificio va aggiunto il parcheggio di 480 mq circa, la strada carrabile e pedonale (900 mq circa), il tutto «realizzato in contrasto con la vigente normativa del PRG, nonché con la legge regionale 38/1998 che ha imposto nelle zone agricole limiti sia soggettivi che oggettivi all'edificazione».

Il processo penale per lottizzazione abusiva intanto va avanti al tribunale di Latina: la prossima udienza è prevista per il 18 dicembre.
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