Non era che un antipasto la maxi operazione dello scorso giovedì al Mof per verificare la trasparenza della filiera dei prodotti commercializzati all'interno del Mercato agroalimentare di Fondi e il corretto utilizzo delle etichettature.
Ieri, di buon mattino, 25 carabinieri di 5 nuclei e con ben 9 auto sono tornati in viale Piemonte e hanno passato al setaccio le imprese restanti. Gli uomini coordinati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale (NIPAAF) di Latina e Roma e delle Stazioni di Fondi, Guidonia e Segni già intervenuti lo scorso 23 gennaio.
Come nella precedente operazione, quando sono state sequestrate cinque tonnellate di ortofrutta tra patate e pedane miste, la merce requisita è stata tanta.
Laddove non è stato possibile risalire all'origine del prodotto, al luogo e alle tecniche di coltivazione, sono infatti scattati i sigilli.
In altri casi, dove le irregolarità sono state di minore entità come, per esempio, delle mancanze al livello di etichetta, sono state elevate delle sanzioni.
Controlli anche e soprattutto sui mezzi di trasporto che, molte volte, possono raccontare molto circa la provenienza di una determinata partita di merce.
Tracciabilità e tutela del Made in Italy: i controlli continuano
Obiettivo generale far abituare le imprese a rispettare sempre le severe normative vigenti, finalizzate alla tutela dei consumatori. Il tutto in un'ottica di tutela del Made in Italy.
Enorme la mole di dati, documenti e ortofrutta passata sotto la lente d'ingrandimento tant'è che è ancora in corso in queste ore un bilancio dettagliato dell'operazione.
I controlli, hanno preannunciato i carabinieri, saranno effettuati periodicamente a tutela dei consumatori ma anche e soprattutto di tutte le migliaia di imprese che, quotidianamente, dialogano commercialmente con il Mof, uno dei mercati più grandi d'Europa.