La donna, secondo la ricostruzione della polizia, avvicinava le vittime alla fermata dell'autobus oppure davanti alle filiali delle banche, intrattenendo delle conversazioni amichevoli che sembravano assolutamente casuali. In realtà il piano era già ampiamente collaudato. «La posso aiutare a portare la spesa a casa?», «Lei abita sempre nello stesso palazzo? Vengo a trovarla domani»... Una volta ottenuta la fiducia delle vittime designate, la donna si presentava a casa il giorno successivo per mettere in pratica il piano. Il modus operandi variava da situazione a situazione.
Dopo essere entrata in casa, scambiava qualche parola e poi, con la scusa di avere sete oppure di voler festeggiare con un brindisi il compleanno, riempiva i bicchieri con una bibita che portava con se. In questo modo otteneva il suo vero obiettivo: narcotizzare le vittime per poi fare razzia di tutto ciò che trovava in casa. Al loro risveglio, dopo essersi accorte del furto, le vittime hanno raccontato di una «donna bionda» consentendo alla polizia di effettuare le verifiche. Dopo averla identificata, gli investigatori hanno ricostruito la «carriera» della donna, che, usando molti alias, agiva ultimamente soprattutto nella zona di piazza Bologna e via Catania a Roma.
Ieri è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare: la donna è stata arrestata all'alba nella sua bella villa di Aprilia dove sono stati trovati molti oggetti rubati.
Marco Cusumano
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