Minacce sui social al Presidente Mattarella, perquisizioni e indagini anche ad Aprilia

Il Presidente Mattarella
di Raffaella Patricelli
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Giovedì 11 Marzo 2021, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Insulti e minacce via social  al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: perquisizioni anche ad Aprilia e ai Castelli Romani. E' quanto avvenuto oggi su disposizione della Procura di Roma, nell’ambito dell’indagine su una serie di messaggi denigratori, di insulti e minacce di morte sul web segnalati la scorsa primavera nel corso della prima ondata dell’emergenza Covid ed indirizzati al Presidente Sergio Mattarella.

Gli agenti della Digos stanno eseguendo l’attività istruttoria in varie città d’Italia. Per gli indagati, si ipotizza il reato di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato, che prevede pena da uno a cinque anni di reclusione. L’indagine è coordinata dal Procuratore di Roma Michele Prestipino: 10 gli indagati, tra cui un ragazzo di Aprilia. Nel Lazio, questa mattina, sarebbero state eseguite perquisizioni anche a Marino e a Viterbo.

Queste alcune delle frasi scritte sui social ed ora oggetto d'inchiesta: “Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di t.”, “ti auguro di morire male”, “non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “pezzo di m.

ti voglio vedere morto”. 

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