Ora, di fronte a modelli più recenti sequestrati dieci anni fa - da allora “ammucchiati” in attesa di una collocazione - difficile che qualcuno vada a reclamarli. Sono un migliaio (972 per la precisione, 732 auto e il resto motocicli) e nessuno li vuole, rappresentano ormai un “cimitero” di rottami che nasconde anche un altro problema: i debiti che lo Stato ha nei confronti dei depositi per decine e decine di migliaia di euro. Soldi che, in teoria, sarebbero a carico di chi si vede sequestrare il mezzo. Un cane che si morde la coda, insomma, e veicoli ai quali si aggiungono quelli che non sono in elenco. Motivo? Sono passati “appena” due anni...
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