Maxi sequestro di cocaina al Brennero: i coniugi di Fondi domani davanti al giudice

Maxi sequestro di cocaina al Brennero: i coniugi di Fondi domani davanti al giudice
di Barbara Savodini
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Martedì 6 Dicembre 2016, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 12:32
FONDI - Saranno ascoltati dal giudice nella giornata di domani Gerardo Cerasuoli e Cinzia Di Manno, marito e moglie di Fondi arrestati al Brennero con 57 chili di cocaina purissima. E' in programma, infatti, l'udienza di convalida.
I due, fermati ad un posto di blocco, avevano dichiarato di arrivare da Francoforte e di essere diretti a casa ma, in realtà, provenivano da Rotterdam dove avevano prelevato l'enorme carico di droga destinato a Roma. Lei, 45anni, incensurata, insospettabile, indossava una pelliccia e sembrava una persona molto distinta tant'è che, al momento dell'alt sulla A22 (attorno alle 14.00 di sabato) gli agenti della Stradale di Vipiteno non avevano sospettato niente di simile. Lui, 52anni, originario di Savona e da anni residente a Fondi, al pari della moglie, non aveva alcun tipo di precedente e nessuno avrebbe mai potuto immaginarlo come un corriere della droga.

Ad insospettire i poliziotti sono stati i documenti del multivan Hyundai su cui viaggiavano e alcune palesi incongruenze circa la proprietà del mezzo, sulla carta appartenente a un uomo residente a Rastatt, cittadina tedesca situata al confine con la Francia. Mentre Cinzia Di Manno si trova ora ristretta presso il carcere di Rovereto, Gerardo Cerasuoli risulta detenuto a Bolzano. Il 52enne è molto conosciuto all'interno del mercato ortofrutticolo di Fondi in quanto, grazie ai suoi fornitori di fiducia, da anni vantava le migliori ciliegie di tutto il Mof. Lo scorso anno, forse a causa della grave crisi che ha colpito la struttura di viale Piemonte e il settore in generale, aveva poi deciso di chiudere il suo stand per continuare a lavorare saltuariamente per conto di un'altra attività sempre all'interno del mercato. Come disposto dal magistrato di turno, la dottoressa Daniela Pol, entrambi saranno interrogati domani.

La droga, purissima secondo le analisi, avrebbe fruttato quasi 23 milioni di euro e, una volta tagliata, avrebbe dato vita ad un carico cinque volte superiore. Le indagini, ora, sono volte a individuare provenienza e destinazione dello stupefacente. È anche per questo motivo se sono stati sequestrati quattro cellulari, 2 sim-card, il navigatore e tre patenti di guida.
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