Maxi incendio alla Loas di Aprilia, vigili del fuoco ancora sul posto. Il sindaco: «Valutiamo provvedimenti»

La Loas questa mattina
di Raffaella Patricelli
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Lunedì 10 Agosto 2020, 11:20
Bruciano ancora dei piccoli focolai sotto ai cumuli di rifiuti, ma l'incendio alla Loas di Aprilia può dirsi domato. Sono state ore di duro lavoro per i vigili del fuoco del territorio che ieri sera dalle 20.00 sono intervenuti per fermare la violenza delle fiamme. Distrutti tutti e tre i capannoni dell'azienda, arsi enormi quantità di rifiuti (soprattutto carta e plastica). 

Da questa mattina sul posto, nell'area artigianale di via dei Giardini, sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Roma con dei mezzi per movimentare i cumuli di rifiuti ed impedire ad altri focolai di ripartire. Saranno altre ore di duro lavoro per chi opera sul posto. A vigiliare all'ingresso ci sono anche gli agenti della polizia locale di Aprilia. Il fumo nero ha messo in allerta l'intero territorio tra le province di Roma e Latina: la paura è che si tratti di una nube tossica. Nube visibile dalla Pontina, ma anche dalle città limitrofe come Anzio. Ieri l'Arpa ha eseguito dei rilievi, ma ancora si attendono i risultati. I cittadini attendono con molta apprensione.

Incendio in un'azienda che smaltisce plastica: gigantesca nube nera al confine tra Aprilia e Pomezia

Il sindaco di Aprilia Antonio Terra: "Stiamo seguendo attentamente la vicenda -  spiega - stiamo valutando in queste ore ordinanza apposita per tutelare cittadini e terreni, come accadde dopo il terribile incendio alla Eco X di Pomezia, quando facemmo delle analisi su ortaggi e terreno nella zona di Torre Bruna per scongiurare inquinamento". 

Ad ogni modo non è stato possibile ancora capire la natura dell'incendio: si indaga seguendo ogni possibile pista. Sia l'incidente sia il dolo, l'evento preoccupa molto. 

La Loas nel 2017 venne coinvolta nell'inchiesta "Dark Side" sulla cava dei rifiuti tossici scoperta in via del Tufetto ad Aprilia dalla Polizia Stradale. Secondo gli inquirenti l'azienda trasferiva nella cava gli scarti dei rifiuti che stoccava.
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