Maxi incendio Freddindustria, le analisi Arpa: l'aria è "pulita"

Maxi incendio Freddindustria, le analisi Arpa: l'aria è "pulita"
di Alessandro Piazzolla
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 18:48

Anche i valori relativi al benzopirene ed ai policlorobifenili sono al di sotto dei limiti di legge. Sono arrivati i risultati finali delle analisi condotte dall'Arpa in merito all'incendio dei quattro capannoni dell'ex Freddindustria di Aprilia. Il rogo, divampato mercoledì scorso all'interno del sito abbandonato di via Enna, non avrebbe minato la qualità dell'aria secondo i dati rilasciati dall'agenzia regionale per la protezione ambientale. Le fiamme, che hanno bruciato alcune tipologie di rifiuti ma fortunatamente non materiali contenenti amianto, non avrebbero sprigionato diossine e altre sostanze potenzialmente tossiche in quantità tali da recare preoccupazioni per la salute delle persone.

Nel frattempo questa mattina è previsto il consiglio comunale speciale in cui si discuterà proprio del maxi incendio all'ex Freddindustria. Da una parte il sindaco Terra e l'amministrazione si dicono tranquilli, supportati dalle risultanze dell'indagine ambientali di Arpa e Asl. Dall'altra le opposizioni preannunciano battaglia sul piano amministrativo e politico.

Rimane infatti il nodo della mancata rimozione dei rifiuti all'interno del complesso di via Enna nonostante le due ordinanze emanate dall'amministrazione comunale e mai ottemperate in pieno dai privati. Su questo i gruppi di opposizione continuano ad evidenziare quelle che per loro sono chiare responsabilità politica della maggioranza Terra.

«Le responsabilità ci sono e sono nette spiega Vincenzo La Pegna consigliere di Fratelli d'Italia sono due anni che quell'area doveva essere bonificata dalla spazzatura. Ora c'è il serio pericolo che i quattro capannoni crollino. Per questo vanno abbattuti il prima possibile e ripuliti di tutti i rifiuti andati a fuoco. Senza dimenticare il problema amianto che è comunque presente all'interno del complesso di via Enna. L'amministrazione può richiedere fondi alla Regione per l'amianto. Il problema è che il civismo sta dimostrando, ancora una volta, che è completamente scollegato dai partiti e da chi governa queste situazioni ai piani più alti».
 

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