Sabaudia, Marco Gianni ucciso a colpi di fucile per motivi passionali: ​fermato un uomo

La vittima aveva 31 anni. Indagano i carabinieri

Carabinieri sul luogo dell'omicidio e una foto di Marco Gianni
di Marco Cusumano
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Giovedì 13 Aprile 2023, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 11:00

La telefonata al numero di emergenza è arrivata intorno alle 17,30 di ieri: «Abbiamo sentito dei colpi, venite, fate presto». I carabinieri si sono precipitati in una zona di campagna vicino Sabaudia, a borgo San Donato. In un vivaio, disteso a terra in una pozza di sangue, giaceva il corpo di Marco Gianni, 31 anni, figlio della proprietaria dell’azienda florovivaistica. La notizia, nella piccola comunità del borgo, si è sparsa rapidamente e nel giro di pochi minuti sono arrivati diversi amici e parenti della vittima. I carabinieri hanno protetto la scena del crimine, avviando immediatamente le indagini per individuare l’assassino in fuga. I militari del reparto Scientifica hanno effettuato i primi rilievi indossando le tute bianche per evitare di contaminare la scena del crimine. La madre e il fratello della vittima hanno raggiunto il vivaio intorno alle 18,30, poi sono arrivati altri amici e parenti, stravolti dal dolore per una notizia che mai avrebbero potuto immaginare. Il clima era teso e gli operatori del 118 hanno dato il supporto necessario ad alcuni parenti che hanno avuto un malore. Nella sede dell’azienda è arrivato il sostituto procuratore di turno, Daria Monsurrò, insieme al medico legale che ha effettuato i primi esami esterni sul cadavere, in attesa dell’autopsia che potrà fornire elementi più specifici in merito alle modalità dell’omicidio.

La dinamica

La dinamica sembra abbastanza chiara, ma ci sono diversi aspetti da verificare.

Marco Gianni è stato colpito alla testa da almeno uno dei colpi esplosi da dietro. Sarà importante capire se tra la vittima e l’assassino ci sia stata una colluttazione, magari al culmine di un litigio legato a motivi sentimentali. Il delitto, secondo le prime informazioni, sarebbe infatti legato a motivi di gelosia, forse a una donna contesa. 

 

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Il fermo

Ieri, in tarda serata, i carabinieri hanno fermato un uomo sospettato di essere l’autore del delitto. L’ipotesi è che tra i due ci sia stata una discussione culminata in omicidio. I militari non forniscono ulteriori dettagli, l’indagine è in pieno svolgimento e saranno necessari accertamenti anche di tipo tecnico, probabilmente con l’esame stub sul presunto assassino. L’uomo è stato individuato rapidamente ed è stato subito trasferito al comando provinciale dei carabinieri di Latina dove è stato sottoposto a un lungo interrogatorio, al termine del quale è scattato il provvedimento di fermo. 

Una vita per lo sport

Marco Gianni lascia una compagna ed era molto conosciuto a Sabaudia e dintorni. Non solo per l’attività di famiglia ma soprattutto per la sua grande passione per la pallamano che lo aveva portato a collaborare con la squadra di Pontinia che, attualmente, è ai vertici della serie A1 femminile e lotta per lo scudetto. Marco Gianni faceva parte dello staff della squadra.«Siamo addolorati per quanto accaduto - commenta Mauro Bianchi, presidente del Pontinia - per me e per tutti noi Marco era un fratello, l’amico di tutti, ci vogliamo stringere intorno al dolore della sua mamma, della sua famiglia e dei suoi amici. Era una persona speciale che aveva una forte passione per la pallamano ed era molto legata a tutti noi da anni». Chi lo conosceva lo descrive come un uomo dal carattere riservato e tranquillo. In passato aveva vissuto in Olanda dove aveva praticato la pallamano, la sua grande passione.

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