Con un morto e diversi feriti resta Terracina la città maggiormente colpita.
Distruzione e conseguenze che si protrarranno per mesi anche nel settore dell'agricoltura con centinaia di serre a pezzi da Pontinia in giù. La foto in questione è stata scattata a Sperlonga ma una situazione identica si è registrata in tutti i comuni a vocazione agricola.
Strutture di vecchia o nuova generazione questa volta, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno con il gelo, non ha fatto differenza: il vento ha spazzato via tutto.
«Siamo al fianco di tutti gli imprenditori, che soprattutto nel settore agricolo, hanno visto in poche ore andare in fumo un anno di fatturato e di sacrifici. - è il commento del consigliere regionale Pino Simeone - chiederemo subito lo stato di calamità naturale e lavoreremo affinché i ristori arrivino con la massima celerità per dare a tutte le persone colpite da questo disastro il sostegno necessario ed indispensabile per potersi rimettere in piedi».
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