Latina, ecomafie, Luigia Spinelli torna nella Commissione parlamentare d'inchiesta

Latina, ecomafie, Luigia Spinelli torna nella Commissione parlamentare d'inchiesta
di Monica Forlivesi
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Mercoledì 5 Novembre 2014, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 16:52
LATINA - E’ arrivato oggi il nulla osta definitivo del plenum di Palazzo dei Marescialli, l’incarico al sostituto procuratore della Repubblica di Latina Luigia Spinelli è ufficiale. Il magistrato farà parte della squadra, composta da sei toghe, di cui intende dotarsi la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali.



Oltre alla dottoressa Spinelli faranno parte del gruppo di consulenti della Commissione sulle ecomafie, Gianfranco Amendola, attualmente procuratore di Civitavecchia, l'ex consigliere del Csm Roberto Rossi, già sostituto procuratore a Bari e Domenico Musto, pm a Santa Maria Capua Vetere. Due i giudici: Giuseppe Cioffi, del nuovo tribunale di Napoli Nord e Maurizio Santoloci, del tribunale di Terni. Per tutti loro si tratta di un incarico di collaborazione a tempo parziale. Luigia Spinelli è un magistrato esperto in materia di illeciti ambientali e in particolare sul ciclo dei rifiuti, è tornata infatti in servizio in via Ezio lo scorso anno dopo essere stata dal 2009 consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. E' stata chiamata tra l'altro dal Governo, la scorsa estate, a far parte della Commissione per l'elaborazione di proposte normative in tema di lotta, anche patrimoniale, alla criminalità presieduta da Nicola Gratteri, procuratore aggiunto a Reggio Calabria. Anche in questo caso si tratta di un incarico di primo piano, la commissione è stata voluta dalla presidenza del Consiglio di concerto con il Ministro della Giustizia. L'organismo ha il compito di proseguire il lavoro di revisione della normativa che riguarda la lotta alla criminalità organizzata sul fronte della repressione personale e patrimoniale.





Il sostituto procuratore Spinelli negli ultimi mesi ha avviato importanti inchieste in provincia, una delle più recenti riguarda proprio il ciclo dei rifiuti, l'indagine sui 30 milioni di euro di accantonamenti spariti e destinati alla bonifica “post mortem” della discarica Indeco. Indaga anche sull'altro sito di Montello, quello gestito da Ecoambiente, dove sono state acquisite montagne di documenti.
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