Luigi Nasti, chef di Ponza arrestato per «maltrattamenti in famiglia» e rapine al Nord

L'uomo, 47 anni, dovrà scontare 2 anni e un mese

Luigi Nasti, chef di Ponza arrestato per «maltrattamenti in famiglia» e rapine al Nord
di Rita Cammarone
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Mercoledì 3 Agosto 2022, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 00:08

Occhi chiari, barba bionda e capello brizzolato, ma soprattutto tanta simpatia, quella verace di un napoletano ai fornelli. E' il ritratto dello chef Luigi Nasti, 47enne, da tempo residente a Ponza. E' stato arrestato ieri dai carabinieri della locale stazione, dipendente dalla Compagnia di Formia, per un cumulo di pena per reati imbarazzanti: maltrattamenti in famiglia e rapine.
La notizia dell'esecuzione dell'ordine di carcerazione ha subito fatto il giro dell'isola, lasciando increduli clienti e conoscenti, colleghi, imprenditori della ristorazione e i tanti nuovi amici che lo chef si era fatto sulla perla del Tirreno, frequentatissima in questo periodo dell'anno da turisti, da vacanzieri di Roma e della sua bella Napoli. Un fulmine a ciel sereno si è rivelato l'arresto di Nasti, caduto sulla Ponza frenetica di questi giorni, divisa tra chi lavora sodo, e lo chef era sicuramente tra questi, e chi si rilassa e si gode il mare o si scatena nelle ore della movida. Ieri il sorriso del 47enne, mai smagliato e piuttosto celato da un velo di malinconia come descritto dai suoi frequentatori, si è trasformato in una smorfia di dolore, per un conto salato con il passato non ancora saldato: due anni, un mese e 15 giorni di carcere da scontare. In forza di un provvedimento restrittivo emesso dall'autorità giudiziaria di Monza, lo chef è stato condotto nel carcere di Cassino. A Ponza Luigi Nasti si era ricostruito una vita, attraverso la sua professionalità, nel noto ristorante di un albergo.

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LE REAZIONI


«Non sapevamo nulla della sua storia, qui si è sempre comportato come un bravo ragazzo», ha commentato un ponzese sulla cinquantina capitato davanti al locale poco dopo che si era diffusa la notizia del suo arresto.
Sulla sua pagina Facebook restano indelebili i complimenti degli avventori, per i tonnarelli artigianali con olive di Gaeta e calamaretti freschi, ma anche per i crostini con fiaschetta di Fondi e vongole per una cenetta a chilometro zero per amici svizzeri. Linguina, polpo e pecorino ieri si sono rovesciati sulle ombre del passato, che hanno ripreso forma in un lampo.
A carico dell'insospettabile chef sono tornati prepotenti gli errori di una gioventù che, seppur lontana, è rimasta inchiodata dalle sentenze. Nasti è stato ristretto nel carcere di Cassino, in provincia di Frosinone, per pagare il conto con la giustizia per i maltrattamenti nei confronti di familiari avvenuti a Napoli tanti anni fa e per una serie di rapine commesse successivamente in vari centri della Lombardia.
La sua riabilitazione Nasti, dopo un periodo turbolento, l'ha portata avanti tutti i giorni a seguire con la prova ai fornelli, fino al successo di Ponza. Ora un periodo di riposo forzato con toque e grembiule appesi al chiodo aspettando di scontare la pena.
 

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