Giocare è una cosa seria: inaugurata la nuova ludoteca di Priverno

Giocare è una cosa seria: inaugurata la nuova ludoteca di Priverno
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Martedì 7 Gennaio 2020, 11:39
Taglio del nastro per Lucignolo, la nuova ludoteca comunale di Priverno. L'inaugurazione è avvenuta ieri alle 16 nei locali dell'ex scuola dell'infanzia di Piazzale Metabo completamente ristrutturati, sabato prossimo ci sarà l'apertura vera e propria agli utenti. «Il luogo ideale - scrive il Comune in una nota - per i bambini, un incantevole ambiente dove respirare aria pulita di educazione e creatività». Ambienti riqualificati, moderni, luminosi, impianti idrico-sanitari nuovi così come gli arredamenti.
«Accanto a laboratori più tradizionali come quello di lettura, di drammatizzazione, di manipolazione, educazione ambientale, di democrazia partecipata - spiega la consigliera delegata alle Politiche per l'Infanzia Luisella Fanelli - prende vita uno spazio per i più piccoli dove verrà applicato il metodo della grande pedagogista Maria Montessori, la quale sosteneva che nel processo educativo l'adulto deve intervenire solo per fornire oggetti pedagogici appositamente studiati, senza interferire nello sviluppo del minore che deve crescere in piena libertà ed autonomia, deve essere lasciato libero di sviluppare le proprie capacità e quindi l'ambiente educativo deve essere pianificato ed organizzato perché ciò possa avvenire». La ludoteca è intitolata a Lucignolo come la prima ludoteca aperta dall'amministrazione Renzi «per sottolineare l'importanza della continuità che si dovrebbe mantenere per portare a compimento o arricchire ulteriormente quanto fatto».
«Perché Lucignolo? - dice il sindaco Anna Maria Bilancia - Perché oggi il diritto al gioco è costituzionalmente riconosciuto e tutelato e tutti noi ne comprendiamo l'enorme valore. Ma vorremmo ribadirlo. Per questo abbiamo pensato di intitolare la nostra Ludoteca a Lucignolo, un personaggio minore della grande opera collodiana, ma certamente quello più coerente con la sua condizione di bambino. Lucignolo ama il gioco sopra ogni altra cosa, rivendica questo suo diritto e ne paga fieramente il conto, senza pentirsi e ravvedersi».
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