Come fare allora a controllare le distanze, che devono essere un metro e mezzo tra i lettini e tre metri e mezzo tra gli ombrelloni? Diverse amministrazioni nel pontino hanno concesso una deroga, per il posizionamento, e in virtù di questo a Latina i chioschi hanno presentato una richiesta in tal senso e si attende il pronunciamento. Diversi servizi però verranno incontro alla clientela: non solo come assistenza ai bagnanti, ma, ad esempio, con il servizio in spiaggia. Rappresenta una novità assoluta, dettata dalla necessità di evitare assembramenti al chiosco: tramite trasmittenti in spiaggia, o anche tramite whatsapp, menù alla mano, si potranno ordinare, e ricevere, panini, piatti e bibite direttamente da sotto l’ombrellone. Come per gli stabilimenti, anche i chioschi hanno deciso di mantenere i prezzi dello scorso anno, nonostante i costi in più di personale di controllo e di panificazione delle attrezzature: in media, 5 euro al pezzo (ombrellone o lettino).
I chioschi monteranno e apriranno tutti. Il primo è stato da Umberto Tomassi al quarto chiosco, che aprirà sabato mattina, e anche il quinto, lo stesso giorno, sarà pronto a fornire il servizio spiaggia, e via via gli altri. Monteranno, e apriranno, infatti tutti: nelle scorse settimane, in previsione di una stagione delicata, alcuni titolari dei chioschi avevano domandato all’amministrazione cosa sarebbe accaduto se per un anno non avessero montato e aperto. Ma da piazza del Popolo la risposta, a norma di bando, era stata netta: non aprire equivale a non fornire un servizio previsto, quindi sarebbe seguita la decadenza della concessione. così, non appena è stata emessa l’ordinanza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sull’avvio della stagione balneare, tutti hanno avviato le operazioni. Ieri, intanto, il Comune ha emesso tre autorizzazioni di ampliamento per altrettanti stabilimenti balneari del tratto A, in seguito a perdita superiore al 30% della concessione demaniale, causata dall’erosione della costa. Si tratta delle prime autorizzazioni concesse nel 2020, depositate solo pochi giorni fa dagli operatori, non appena si è avuta certezza dell’avvio della stagione balneare.
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