Lidl raddoppia a Latina, nuovo punto vendita in via Piave

Lidl raddoppia a Latina, nuovo punto vendita in via Piave
di Marco Cusumano
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Martedì 1 Giugno 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 12:59

Il marchio tedesco Lidl, appartenente al gruppo Schwarz, raddoppia a Latina con la costruzione di un nuovo punto vendita che si aggiungerà alla sede di via Isonzo, recentemente ampliata.

Il cantiere per la costruzione del nuovo edificio commerciale è stato aperto in via Piave, angolo via Reno, dove i lavori procedono a ritmo sostenuto. I vertici dell'insegna Lidl, appartenente al Gruppo Schwarz, confermano l'investimento per rafforzare la presenza nel capoluogo pontino. Un percorso iniziato tempo fa con il coinvolgimento della società Latin Moda srl, riconducibile alla famiglia D'Ercole, pioniera nel capoluogo in investimenti commerciali e immobiliari, che ottenne dal Comune il permesso a costruire un edificio su due livelli. Si tratta di una struttura che prevede un totale di 2.066 metri quadrati, con una media superficie di vendita di 1.315 metri quadrati e locali tecnici per celle frigorifere e laboratori al pianterreno e al piano rialzato uffici, spogliatoti e servizi igienici. L'area esterna, verso via Piave, sarà adibita a parcheggi ed prevista la piantumazione di alberi. Il titolo unico prevede anche le autorizzazioni per il passo carrabile e per l'istallazione dei mezzi pubblicitari, ma anche la valutazione per la conformità antincendio.

Il marchio Lidl, azienda storica fondata in Germania negli anni 30, opera in Italia dal 1992 e ormai è molto lontano dall'iniziale connotazione di discount, anzi alcuni prodotti sono diventati di tendenza come nel recente caso delle scarpe andate a ruba in molti punti vendita.

La rete commerciale è oggi presente in 32 Paesi nel mondo con oltre 11.200 punti vendita e più di 310.000 collaboratori.

La richiesta del permesso a costruire per il lotto all'angolo tra via Piave e via Reno è stata oggetto, nel 2019, di più di una seduta della commissione Urbanistica chiamata a sciogliere un dubbio sull'indicazione risalente al 1972 - di destinare l'area qualificata per i servizi generali alla realizzazione di un conservatorio. Dopo vari approfondimenti, la commissione ha dato parere favorevole a nuove cubature commerciali ritenendo che l'indicazione non rappresentasse una previsione di strumento urbanistico.
 

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