Licenziato il direttore della Feltrinelli di Latina, la città si mobilita: flash mob il 22 dicembre

Licenziato il direttore della Feltrinelli di Latina, la città si mobilita: flash mob il 22 dicembre
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 14 Dicembre 2018, 09:45
Il sei giugno scorso aveva ricevuto un biglietto autografo firmato da Inge e Carlo Feltrinelli. Un semplice «Grazie e buon lavoro» che accompagnava però una spilla d’oro con la Effe stilizzata, massimo riconoscimento per i direttori delle librerie Feltrinelli. Se la meritava tutta quella spilla da portare al bavero della giacca, Massimo Bortoletto. Tre giorni prima aveva raccontato, dalle colonne del Messaggero, quanto è difficile e bello fare cultura a Latina. Lui ci riesce benissimo da sempre, mai avrebbe potuto immaginare - e noi con lui - che cinque mesi più tardi sarebbe stato licenziato su due piedi. Il motivo? Semplicemente aver fatto il suo lavoro e il suo dovere.

Dopo essersi accorto che mancavano dei dischi dal negozio era andato a denunciare il furto ai carabinieri, nella convinzione che ci fosse qualcuno che sistematicamente e scientificamente si appropriava dei vinili - approfittando dell’assenza di videocamere - per rivenderli altrove. Invece è stato considerato dal suo datore di lavoro responsabile dell’ammanco e quindi licenziato. Una decisione che lascia senza parole e che ha smosso l’intera città. Sui social da giorni è un continuo di messaggi di solidarietà, di appelli al ripensamento e ora anche di iniziative di protesta. E’ stato infatti indetto per sabato prossimo, 22 dicembre alle 15.30, un flash mob per Massimo, in via Diaz, esattamente davanti alla Feltrinelli per manifestare contro il licenziamento del direttore dello store di Latina. L’hanno organizzato gli stessi che hanno creato la pagina Facebook, “E’ il Massimo”.

Lui, il diretto interessato, fino ad oggi non ha fatto commenti pubblici su questa incredibile vicenda. Ha fatto ricorso al giudice chiedendo di essere reintegrato. Ora, il 22, proprio alla vigilia di Natale, tutta la città è chiamata a raccolta per sostenerlo davanti alle vetrine della libreria che proprio lui ha aperto otto anni fa facendone un punto d’incontro, oltre che uno degli store culturali più frequentati e amati d’Italia.
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