Le catene non fermano i sequestri: nuovo blitz della Municipale sulle spiagge di Fondi

Le attrezzature incatenate dai turisti per evitare il sequestro
di Barbara Savodini
2 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Agosto 2020, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 13:18
Continuano i sequestri di attrezzature lasciate incustodite sul litorale di Fondi.

Nella mattinata di ieri gli uomini della Polizia Locale coordinati dal comandante Giuseppe Acquaro si sono nuovamente armati di tronchese per spezzare le catene con cui i turisti hanno assicurato lettini, ombrelloni e tavolini. Il codice della navigazione parla chiaro: ogni sera, al rientro dal mare, bisogna portare tutto in casa e posizionare nuovamente le attrezzature all'indomani.

Non ne vogliono sapere i villeggianti delle case estive o gli ospiti dei camping che, puntualmente, lasciano l'ombrellone piantato in prima fila. Proprio per prevenire il sequestro, molti hanno iniziato a incatenare sedie a sdraio, lettini e ombrelloni alle recinzioni o alle staccionate (si perde il posto ma, quanto meno, non si fa doppia fatica per il trasporto).



Si tratta, naturalmente, di una pratica non consentita motivo per cui ieri, all'altezza del camping Settebello, è scattato l'ennesimo sequestro. È la seconda operazione che prevede la rimozione delle catene, la sesta dall'inizio della stagione: due a Capratica, due a Rio Claro e altre due nei pressi del Settebello.

Ieri un altro servizio simile è stato effettuato anche in notturna, con l'ausilio dei volontari della protezione civile "Città di Fondi"; l'attività è poi proseguita questa mattina. Al termine dei due blitz la squadra interforze ha recuperato un intero furgone di attrezzature. 
È ormai off-limits il deposito del comando di via Occorsio con centinaia tra ombrelloni e lettini sotto chiave.

Per riavere i beni sequestrati, come noto, bisogna dichiararne il possesso e, quindi, pagare una sanzione da 200 euro per occupazione del demanio marittimo.

I controlli, anche con l'ausilio di un natante, proseguiranno nei prossimi giorni.

Non sono mancati sequestri, infine, nei confronti dei venditori abusivi. Svariati i carretti sotto chiave con centinaia di cover per smartphone, bigiotteria e gonfiabili.
 

A Sperlonga turisti ammassati sulla spiaggia tutelata

Diversa ma comunque problematica la situazione di Sperlonga: centinaia di ombrelloni hanno invaso le spiagge libere chiuse perché troppo piccole per garantire il distanziamento sociale oppure perché tutelate.

Sperlonga: tutti pazzi per la spiaggia della Grotta di Tiberio, in barba ai divieti

Nei pressi della Grotta di Tiberio, per esempio, dove da sempre vige il divieto di piantare ombrelloni, ci sono migliaia di turisti. Una distesa di ombrelloni talmente fitta da oscurare la presenza dei cartelli. Fortuna che i resti della villa sono stati finalmente recintati e messi al sicuro. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA