ALLERTA BUCHE - “Non sono buche sono proprio le famose terme finalmente completate” scrive qualcuno stuzzicando i pontini del web sul progetto (mai completato) delle terme a Latina mentre altri sfruttano i social-network per avvisare gli altri automobilisti: "su via Piave dovete andare piano, anzi pianissimo" scrive Nicola, “fate attenzione sulla via Chiesuola, ci sono buche e auto ferme” aggiugne Mauro (postando anche alcune immagini), ma le risposte sono spesso deprimenti “Ma come si fa a fare attenzione? Ne eviti una e ne prendi altre due” risponde Luciano.
PICCOZZA E CASCO - Dagli avvertimenti all’ironia il passo è breve così gli appassionati di esplorazioni propongono una sorta di “tour archeologico” e condividono un evento organizzato su Facebook che prevede una lezione di speleologia attraverso le buche di Latina (con tanto di caschetto con lampada, corde, piccozze e moschettoni di sicurezza) ma non finisce qui perché la rete internet offre spunti per tutti i gusti visto che per gli appassionati di botanica e giardinaggio c’è chi dà la possibilità di iscriversi al corso per piantare i fiori nelle buche con tanto di indicazioni sul tipo di terriccio da utilizzare.
Sempre la rete protagonista nel 2015 quando le buche di Latina sbarcarono addirittura su Radio DeeJay con la famosa radio milanese che condivise il video Latina Golf Trophy, ovvero un ironico torneo torneo di golf dove le buche sono quelle nell’asfalto delle strade cittadine: all’epoca via Emanuele Filiberto contava sette buche, mentre oggi sono probabilmente decuplicate.
GOMMISTI E PETIZIONE - “I gommisti stanno facendo affari d’oro” fa presente più di qualcuno, “Non mi sono mai lamentato di erba alta e immondizia ma sulle strade non si scherza, fate presto” ribatte accorato Denis. Infine sul sito Change.org, la piattaforma web per le petizioni (diventata famosissima per alcune crociate contro politici e per moltissime campagne sociali) è stata creata una petizione per la “Messa in sicurezza della Pontina SR148” che in poche ore ha raggiunto circa cinquemila firme on-line. Basterà per risolvere questo incredibile problema?
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