In un consiglio comunale gremito, convocato solo dopo la richiesta dell'opposizione, il sindaco e l'assessore all'urbanistica hanno spiegato perché la sospensione dei piani annunciata non è praticabile: il Comune, infatti, rischia di subire pesanti richieste di risarcimento del danno. Se invece la Regione dovesse dire, una volta esaminate le vicende del capoluogo come sta facendo in questi giorni, che ci sono state delle violazioni, allora sarà possibile addirittura revocare i piani.
Nelle lettere spedite dal sindaco alla Regione stessa, comunque, viene ribadita la correttezza delle procedure anche se vengono evidenziate le criticità emerse in diverse situazioni. Non ultima un'inchiesta della Procura.
Il capogruppo del Pd, Alessandro Cozzolino, ha parlato di «consiglio comunale esautorato» perché ormai la palla è interamente nelle mani della Regione Lazio. Di sospensione, comunque, per ora nemmeno l'ombra.
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