Tasse fantasma: nelle casse del Comune di Latina ne arrivano solo il 55%

Tasse fantasma: nelle casse del Comune di Latina ne arrivano solo il 55%
di Monica Forlivesi
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Martedì 21 Ottobre 2014, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 15:15
LATINA - Il Comune di Latina incassa la metà delle tasse che dovrebbe riscuotere, esattamente il 55,4%. In sostanza nelle casse dell'ente entra la metà delle tasse e tariffe iscritte a bilancio. Una discrepanza

notevole tra teoria e pratica che accomuna la maggior parte dei comuni del Sud Italia, ai quali si aggiunge il Capoluogo pontino. I dati degli incassi “fantasma” si riferiscono al periodo 2008-2012 e sono stati pubblicati dal Sole 24 Ore.



Latina è al 94° posto su 108 capoluoghi. Una dato preoccupante che viene però mitigato dall'assessore al Bilancio Alessandro Calvi (nella foto) che spiega come a collocare il Comune in questa situazione infelice - la media nazionale di riscossione è del 66,5% con Reggio Emilia prima in classifica con l'87,1 - è tutta la vicenda della Latina Ambiente e delle bollette dei rifiuti riscosse in ritardo. «Abbiamo ripreso in mano la bollettazione che la società non riusciva ad effettuare - spiega l'assessore - abbiamo emesso le bollette e stiamo riscuotendo ora circa 20 milioni di euro, è chiaro che una volta incassati rientreremo nella media nazionale. E' altrettanto vero che dobbiamo cercare di recuperare, ho già parlato con il sindaco della necessità di potenziare gli uffici che si occupano delle entrate, spero ci potremo mettere mano presto, perché più recuperiamo e meno pagano i cittadini». Fino ad oggi comunque la distanza che separa teoria e pratica delle entrate dei Comuni è stata sepolta nei tecnicismi contabili, dal prossimo primo gennaio però le cose cambieranno per via della riforma dei bilanci locali e dalla legge di stabilità appena approvata dal Governo.

La riforma stabilisce che i comuni blocchino in bilancio un “fondo crediti” proporzionale alle mancate riscossioni dell'ultimo quinquennio. In estrema sintesi: i Comuni che riscuotono bene potranno godere in pieno dei nuovi bonus sul Patto di stabilità, gli altri dovranno invece tagliare drasticamente. Un punto a favore del Comune di Latina c'è, spiega il dirigente del settore Finanze Quirino Volpe che a partire dal 2007 l'ente sta accantonando un fondo rischi, «l'entrata in vigore della riforma da questo punto di vista - spiega - non ci dovrebbe creare difficoltà e, insieme alla riscossione di circa 20 milioni di arretrati delle bollette sui rifiuti, dovremmo rientrare nella media nazionale».
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