Sei giovani sacerdoti per portare conforto ai pazienti Covid dell'ospedale "Goretti"

Sei giovani sacerdoti per portare conforto ai pazienti Covid dell'ospedale "Goretti"
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Martedì 22 Dicembre 2020, 08:25

Il saluto del vescovo e un piccolo presepe da tenere sul comodino. E' quello che i sei sacerdoti della diocesi di Latina, impegnati nella loro missione pastorale in questo periodo di pandemia,  consegneranno ai pazienti dell'ospedale "Santa Maria Goretti",  

«La diocesi - si legge in una nota - non ha dimenticato le persone malate di Covid-19 ricoverate presso l’ospedale   e con loro anche il personale sanitario e i tecnici che li curano e assistono, ancor più nell’approssimarsi del Natale». Con la riconfigurazione del nosocomio in “ospedale Covid” e per le regole stringenti di sicurezza, il cappellano don Giovanni Correddu, ha dovuto fermare il giro nei reparti, causa anche l’età, «con tanto rammarico ma porto tutti nella preghiera di ogni giorno». Nel frattempo, in base ai piani emergenziali la cappella ospedaliera è stata chiusa al culto e riattrezzata per accogliere i ricoverati, visti gli alti numeri di accessi al pronto soccorso.

«Da questa situazione di buio  è nata una nuova opportunità di servizio. Da alcune settimane, dopo una condivisione del vescovo Mariano Crociata con il clero, una squadra di sei giovani sacerdoti volontari è accanto ai malati che vivono il dramma dell’isolamento in un letto d’ospedale, lontani dalle loro famiglie e amicizie, per portare i sacramenti e il conforto spirituale».

 Grazie al dialogo continuo tra la Diocesi e i vertici dell’ospedale di Latina, i sei sacerdoti hanno sostenuto un momento di formazione teorica e pratica presso il nosocomio. Lo staff del direttore medico Sergio Parrocchia ha spiegato l’utilizzo dei dispositivi di protezione (dalle tute con guanti e occhiali fino a come indossare le mascherine), fornendo anche i consigli utili che vengono dall’esperienza di chi sa cosa vuol dire stare tante ore “vestiti” in quel modo speciale.

Le prime volte i sacerdoti hanno avuto come prezioso tutor un infermiere, che li ha guidati per la vestizione e svestizione (il momento più pericoloso) e poi accompagnati lungo i percorsi nei corridoi e nei reparti per spiegare in concreto come muoversi e le insidie del servizio.

Particolare attenzione c’è anche verso il personale sanitario e ausiliario, di cui c’è consapevolezza della gravosità delle loro condizioni di lavoro. Per questo motivo, oggi 22 dicembre, il vescovo Mariano Crociata si recherà presso l’ospedale, dove incontrerà il direttore medico e una rappresentanza del personale, per portare il suo ringraziamento per l’opera svolta e l’augurio per il Natale ormai prossimo. 

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