Latina, ricomincia la battaglia sui piani annullati: 14 ricorsi al Consiglio di Stato

Latina, ricomincia la battaglia sui piani annullati: 14 ricorsi al Consiglio di Stato
di Elena Ganelli
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Lunedì 21 Gennaio 2019, 12:09
I primi ricorsi dell’anno presentati al Consiglio di Stato? Arrivano da Latina. Il primo e il terzo a livello nazionale. Entrambi contro le sentenze del Tar di Latina che hanno confermato la validità dell’annullamento dei sei Piani particolareggiati del capoluogo pontino.
E’ la seconda fase dello scontro sulla pianificazione urbanistica: sono quattordici complessivamente gli appelli a oggi depositati presso la quarta sezione del Consiglio di Stato da altrettante imprese edili che si erano già rivolte al Tar chiedendo l’annullamento della delibera firmata nel maggio 2016 dall’allora commissario prefettizio Giacomo Barbato, e che, ad agosto 2018, si erano visti dare torto dai giudici amministrativi di primo grado che avevano respinto o dichiarato improcedibile il ricorso accogliendo in pieno le ragioni del Comune.
Ora la battaglia si sposta a Roma dove negli ultimi giorni del 2018 sono stati presentati quattro ricorsi per l’annullamento o la riforma della decisione del Tar: si tratta di quelli di Emme Immobiliare (già discusso), di Sacs e Baccari sul Piano R1 Frezzotti e di quello della Silvano Toti Holding contro l’annullamento del Piano R6 Isonzo. Portano invece la data del 2 gennaio i ricorsi contro la cancellazione dei Piani R3 Prampolini e Latina scalo, la cui discussione è stata fissata per il 31 gennaio prossimo. 
Poi ce ne sono altri tre, tutti relativi al Piano R6 Isonzo e per i quali è già stata fissata una unica camera di consiglio per il 7 febbraio. C’è inoltre un’istanza sul Piano particolareggiato di Borgo Podgora e quella della Costruzioni Generali di Massimo Riccardo, protagonista della vicenda urbanistica di via Quarto, contro l’annullamento del Ppe R3 Prampolini. Ovviamente il Comune di Latina resisterà in giudizio ed ha già nominato per le prossime udienza l’avvocato Francesco Di Legino a rappresentarlo. 
Un iter che richiederà complessivamente alcuni mesi e che dovrebbe concludersi comunque entro l’estate: le sentenze del Consiglio di Stato metteranno dunque la parola fine alla storia delle sei delibere che nella primavera del 2016 avevano annullato i Piani di Borgo Piave, Latina Scalo, Borgo Podgora, R1 Frezzotti, R3 Prampolini e R6 Isonzo azzerando le relative previsioni di cubature con risvolti anche di natura penale dei quali si è occupata con alcune inchieste - vedi il Ppe di Borgo Piave - la Procura della Repubblica di Latina.
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