«Per noi continua il percorso di rinnovamento dell’Ordine dei Medici di Latina ed auspichiamo che queste elezioni vengano annullate, per dare diritto e voce a tutti i Medici e, soprattutto, a chi è stato privato della possibilità di votare come ha sempre fatto in tutti questi anni del suo impegno civico e professionale». Lo sostengono in una nota congiunta i sindacati CIPe, CISL Medici, FIMMG, FIMP e SUMAI a seguito del voto che ha confermato la maggioranza uscente e ha portato all'ennesima elezione di Giovanni Maria Righetti come presidente.
«Non possiamo riconoscere come valido e rappresentativo della categoria il risultato delle recenti elezioni per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei Medici di Latina. E questo a causa della decisione (presa a maggioranza) del Consiglio Direttivo dell’Ordine di Latina di far votare solo on line gli iscritti, escludendo la possibilità della votazione anche in presenza, recandosi cioè al seggio elettorale. Tale decisione è in contrasto alle indicazioni della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che raccomanda di garantire in ogni modo il diritto di voto ed è opposta alla scelta fatta dalla stessa Federazione per le sue prossime elezioni, di rinnovo degli organi istituzionali, con la doppia possibilità, sia telematica tramite SPID che con il voto in presenza.
Nella nota diffusa dai sindacati vengono evidenziati i problemi legati all'uso dello Spid sostenendo che hanno «condizionato pesantemente il risultato elettorale». Sulla vicenda è prendente un ricorso al Tar della lista "Valore Medico" - sconfitta per qualche decina di voti - presentato alla vigilia delle consultazioni. «Continueremo nella nostra opera di dare nuove energie e presenza all’Ordine, oggi diventato organo burocratico ed assente dalle questioni che riguardano le scelte sanitarie. Ne è pratica dimostrazione l’assenza dell’Ordine nella rilevante questione della campagna vaccinale, ma anche nel ruolo dei medici nell’abito della lotta alla pandemia in tutti i suoi aspetti».