Odissea per sette donne pontine bloccate a Marrakesh, cancellati tutti i voli

Odissea per sette donne pontine bloccate a Marrakesh, cancellati tutti i voli
di Giuseppe Baratta
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Venerdì 13 Marzo 2020, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 11:08
E' drammatico l'appello lanciato da Silvia Quattrocchi: «Siamo bloccate a Marrakech dal 10 marzo scorso e non riusciamo a tornare a casa». Parte dal Marocco e riecheggia in mezza Europa la disperazione di sette donne pontine: la chiusura degli aeroporti a causa dell'emergenza sanitaria in corso a causa del Covid-19, ha trasformato il loro week end in un vero e proprio inferno. «Siamo partite il 7 marzo scorso nell'ambito del progetto Donne in viaggio, che propone una serie di itinerari che portano le donne a visitare le capitali europee e del bacino del Mediterraneo - spiega Silvia, titolare dell'agenzia Dettagli di Viaggio di Latina - quando siamo tornate all'aeroporto per rientrare in Italia abbiamo appreso che il volo per Ciampino era stato cancellato da Ryanair, così abbiamo provato in tutti i modi a tornare in Italia ma le destinazioni erano bloccate, così abbiamo prenotato il volo di sabato 14 marzo ma anche quello è stato cancellato».
Insieme a Silvia, bloccate a Marrakech ci sono Dolly Maria Mariotti e Rosanna Cozzolino, anche loro di Latina, e le altre amiche Nadia Arcangeli, di Anzio, Tiziana Crocetta, Anna Maria Fede e Angela D'Anna, queste ultime di Velletri.

«La situazione si fa pesante perché eravamo partite per fare pochi giorni e ci ritroviamo a stare qui per quasi una settimana, con noi ci sono anche persone che fanno assistenza agli anziani, un'infermiera e poi la situazione sanitaria in Italia ci fa vivere questo momento con un'apprensione incredibile, senza dimenticare che anche la situazione economica inizia a pesare visto che non possiamo nemmeno prelevare contanti a causa delle restrizioni - conclude Silvia - La soluzione? Proveremo a prendere il volo del venerdì per Madrid, poi se riusciremo a salire sull'aereo e a sbarcare, l'unica soluzione sarà quella di raggiungere in qualche modo Barcellona e da lì salire a bordo di una nave Grimaldi e provare a raggiungere Civitavecchia. Questa è stata l'unica soluzione anche perché dal consolato italiano non ci hanno dato assistenza, anzi, ci tengo a dire che abbiamo raggiunto Marrakech dopo aver verificato la destinazione come sicura sul sito Viaggiareinformati della Farnesina».

A dare supporto dall'Italia c'è Marco Provenzano, presidente del tour operator Game & Job. «La situazione è intricata anche perché con questo contesto non possiamo nemmeno noleggiare un aereo privato e andarle a recuperare - spiega il manager - alle sette donne hanno consigliato di lasciare il Marocco via terra ma la Mauritania o l'Algeria, non ci offrono situazioni migliori».
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