Latina, M5S le dimissioni prima respinte
poi espulsione imposta da Casaleggio
per i senatori Simeoni e Vacciano

Simeoni, Iannuzzi e Vacciano con Alessandra Nocella
di Monica Forlivesi
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Sabato 10 Gennaio 2015, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 11:02
LATINA - No all'espulsione di Ivana Simeoni e Giuseppe Vacciano dal Movimento 5 Stelle. Così ha deciso mercoledì l'assemblea dei senatori M5S. Ma ieri in serata, la situazione precipita: il capogruppo M5S al Senato, Alberto Airola, firma le espulsioni di Vacciano e Simeoni dal gruppo parlamentare. Lo si apprende da fonti parlamentari. La decisione sarebbe stata sollecitata da Gianroberto Casaleggio e stravolge, di fatto, la votazione dei senatori contraria all'espulsione dei due colleghi. Oggi provvedimento analogo potrebbe essere preso per il deputato Cristian Iannuzzi. Un vero e proprio caso quello dei parlamentari pontini. Vacciano e Simeoni passeranno quindi al gruppo Misto di Palazzo Madama in attesa che l'aula decida se accogliere o meno la loro richiesta di lasciare il Senato. Richieste

tradizionalmente respinte dall'assemblea dei senatori. Mercoledì l'assemblea, alla quale avevano partecipato anche i due senatori, aveva votato contro l'espulsione dal gruppo dei due colleghi che, insieme al deputato Iannuzzi, avevano rassegnato le dimissioni dal Parlamento lo scorso 22 dicembre dopo la nomina del direttorio M5S. A votare contro sono stati in 15, quattro le hanno accettate e tre si sono astenuti. L'intera pattuglia pontina dei 5 Stelle infatti si è dimessa in aperta polemica con il Movimento sostenendo che valgono più i principi di una poltrona. Vacciano e Simeoni, quindi, fino a ieri sera facevano parte del gruppo M5S.



«Nell'assemblea - aveva spiegato la senatrice Paola Taverna - Simeoni e Vacciano hanno ribadito di essere pronti a rispettare le regole, dalla restituzione di parte dello stipendio alle votazioni a maggioranza, fino a quando le dimissioni, reiterate di volta in volta, non verranno accettate dall'aula». Per cui «ben venga che restino piuttosto che passare al Misto per poi lasciare che a sostituirli sopraggiungano due neo senatori in ingresso al gruppo Misto». Subito è scoppiata la polemica: i senatori ex grillini in forza

al gruppo Misto, hanno chiesto di fare chiarezza sulla

«disparità di trattamento». «Siamo piacevolmente

sorpresi per la decisione del M5S di non espellere i

colleghi che come noi hanno presentato le dimissioni da parlamentari - affermano in una nota congiunta

Alessandra Bencini, Laura Bignami, Monica Casaletto, Maria Mussini e Maurizio Romani - questo vuol dire che il Movimento è diventato più democratico e più attento alle proprie finanze».



Il cambio di rotta dall'assemblea dei senatori non passa inosservato, gira subito voce che Casaleggio sia su tutte le furie per la scelta di “graziare” i due

senatori. Il cofondatore del Movimento avrebbe chiamato Airola minacciando di procedere via blog, calando i due cartellini rossi direttamente dal portale di Grillo. E così ci ha pensato il capogruppo a firmare le espulsioni. Un terremoto. Commenta con un tweet il deputato M5S Walter Rizzetto: «Assemblea ancora una volta calpestata, svilita, messa sotto... #deriva».
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