Ladro ucciso dall'avvocato in via Palermo: Palumbo sparò 12 colpi

Ladro ucciso dall'avvocato in via Palermo: Palumbo sparò 12 colpi
di Elena Ganelli
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Sabato 28 Novembre 2020, 08:44

L'avvocato Francesco Palumbo ha sparato un numero consistente di colpi quella domenica pomeriggio a Latina contro il ladro che si trovava su una scala che gli era servita per rubare all'interno dell'appartamento del padre. E li ha sparati mentre la vittima, Domenico Bardi, era di spalle. La ricostruzione dell'omicidio avvenuto nel cortile di una palazzina a via Palermo il 15 ottobre 2017 l'hanno offerta ieri mattina esperti balistici, ispettori di polizia e il medico legale chiamati dal pubblico ministero Simona Gentile a testimoniare nel processo davanti alla Corte di assise a carico del professionista pontino assistito dagli avvocati Leone Zeppieri e Tommaso Pietrocarlo - accusato oltre che dell'omicidio del ladro anche del tentato omicidio del complice Salvatore Quindici, colpito ad un braccio da un proiettile mentre fuggiva.

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Nel ricostruire la scena del crimine un ispettore di polizia ha raccontato come nel giardino esterno della palazzina siano stati rinvenuti dodici bossoli (quelli che contengono il proiettile) esplosi dall'arma utilizzata dall'avvocato: sette trovati il pomeriggio del 15 ottobre, gli altri cinque la mattina successiva con l'aiuto del metal detector. I frammenti di ogiva sono stati rinvenuti ovunque: alcuni anche sul pavimento e sulla ringhiera del terrazzo dal quale il ladro era entrato nell'appartamento e i fori dei colpi hanno raggiunto anche il condizionatore e la grata protettiva della finestra. «Il corpo era a terra in posizione prona sotto il terrazzo ha ricordato e la scala era poggiata alla parete. La porta finestra che dà accesso alla camera matrimoniale era stata forzata e la sirena del sistema di allarme era stata schiumata. All'interno le stanze erano state completamente messe a soqquadro, armadi e cassetti completamente svuotati mentre sul letto c'era uno zainetto contenente armesi da scasso». L'esperto balistico ha invece spiegato come sulla mano destra dell'imputato, sottoposto a esame entro le due ore e mezzo dal fatto, sono stati rivenuti particelle e residui di polvere da sparo: Poi è stata la volta del medico legale Tommaso Cipriani il quale ha spiegato che Bardi è morto per un'insufficienza cardio-circolatoria e conseguente shock emorragico per i colpi di pistola, un'arma a carica multipla, che lo hanno raggiunto nella parte posteriore dell'emitorace sinistro e sono fuoriusciti nella parte anteriore del torace. Nessun dubbio dunque alla luce delle risultanze dei rilievi autoptici che i proiettili siano stati esplosi mentre la vittima era di spalle, in posizione eretta e dal basso verso l'alto a conferma che chi ha sparato, Palumbo, era dietro il ladro. Quest'ultimo presentava fratture costali e ferite sia al pericardio che a entrambi i polmoni. Il processo è stato aggiornato al 26 marzo 2021 quando saranno ascoltati altri testi del pm: Salvatore Quindici, ferito da un colpo di pistola sparato da Palumbo mentre stava fuggendo, e Antonio Bellobuono, anche lui componente della banda di ladri, entrambi detenuti; la dottoressa Cristina Setacci chiamata a riferire sulle lesioni riportate da Quindici e altri esperti balistici.  
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