Calandrini (Fdi): «Dimissioni di Lessio, problema politico. Al centrodestra dico: solo uniti si vince»

Calandrini (Fdi): «Dimissioni di Lessio, problema politico. Al centrodestra dico: solo uniti si vince»
di Rita Cammarone
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Sabato 13 Giugno 2020, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 13:32

«La storia delle motivazioni personali è diventata una barzelletta. E' evidente che il problema è politico». Il senatore Fdi, nonché consigliere comunale di opposizione, Nicola Calandrini, ipotizza che Roberto Lessio, ex assessore all'Ambiente, possa essersi dimesso perché ancora una volta «sarà Latina ad accollarsi la questione della discarica. Secondo me è stato Lessio ad abbandonare il sindaco. Siamo alle battute finali».
Dai banchi dell'opposizione è sempre stato molto critico nei confronti di Lessio e nell'immediatezza delle dimissioni ha detto che quello era un bel giorno.
«Penso che il sindaco abbia capito in ritardo il fallimento della gestione Lessio, ma alla fine credo che sia stato Lessio ad abbandonare il sindaco perché una nuova discarica a Latina per archiviare il rischio Montello, come si sta prospettando in questi giorni, non è in linea con il pensiero di Lessio».
Secondo lei il neo assessore Dario Bellini in questo ultimo anno di consiliatura riuscirà a sanare le sviste ambientali del suo predecessore?
«Non credo ai miracoli. Guardiamo ad esempio al tema del ripascimento, rinviato di anno in anno: Bellini continuerà sulla scia di Lessio e avrà qualche mese di tempo solo per l'ordinaria amministrazione. Questa è l'ultima stagione estiva per l'amministrazione Coletta e ad oggi non c'è un segno positivo tangibile per la Marina di Latina».
Perché secondo lei quest'amministrazione ha sbagliato tutto, come dice sempre l'opposizione?
«Perché composta da neofiti, inesperti e circondati da inesperti, ad eccezione di Antonio Costanzo che ha lasciato il gruppo dopo circa un anno. Questa inesperienza si è riflessa anche sulla dirigenza dell'ente: non c'è stato un dirigente fermo per più di un anno in un servizio facendo venire meno la continuità amministrativa. Tolta qualche gara e il mostro di Abc, questa amministrazione è stata includente. Un prezzo enorme per la città».
Lbc e Pd si preparano all'appuntamento delle amministrative del 2021 e cercano un accordo per una proposta alternativa al centro destra. La proposta del centrodestra sarà univoca?
«Abbiamo imparato afferma Calandrini - che divisi si perde, quindi è nostro dovere trovare una sintesi politica. E' prioritario scendere in campo con una coalizione. Auspico che sia prioritario anche per FI e Lega».
Perché parla di auspicio?
«Ad oggi risponde il senatore di FdI - non ci siamo ancora incontrati. In questo momento direi una bugia se parlassi di coalizione certa. Posso dire che in Consiglio comunale c'è molta intesa tra i partiti di centrodestra. L'emergenza Covid ha comportato un rallentamento nel confronto interno per le amministrative del capoluogo».
Lbc e Pd vogliono fare un accordo alternativo al centrodestra per impedire il ritorno di quelli di prima, alludendo a quelli della stagione delle inchieste e dei disastri amministrativi. Lei si sente offeso?
«Non mi sento offeso l'onestà riguarda le singole persone e il ragionamento non mi tocca».
Ma lei ha fatto parte di quelle maggioranze, insomma di quelli di prima.
«Potrei dire la stessa cosa di quelli di oggi che alla prossima campagna elettorale saranno quelli di prima, ovvero di quelli che avranno prodotto danni pur non facendo nulla. Oggi in Comune ci sono 500 dipendenti che non vengono messi in condizione di operare. Mi sembra abbastanza. Giudicheranno gli elettori».
R.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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