Il talento di Nicola Bianchini, il ricordo degli altri protagonisti tra basket, boxe e baseball

Nicola Bianchini
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Domenica 26 Aprile 2020, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 19:47

Lo conosciamo come Palabianchini, è il palazzetto attiguo allo stadio di calcio, casa della Benacquista basket, a lungo del volley prima che emigrasse a Cisterna, ospita anche le partite del calcio a 5. Ma chi era Nicola Bianchini? Nato a Latina nel 1960, inziò a giocare nel minibasket della neonata Ab Latina a fine anni 60 e quando debuttò nel basket vero, quello con i canestri ad altezza regolare, a 12 anni nel 1972, era già fortissimo. Era lui il playmaker e leader del team dei nati nel 1960 che, allenato da Paolo Iannuccelli e Luciano Marinelli, partecipò a due finali nazionali consecutive: Ragazzi (under 14) nel 1974 e Allievi (under 15) nel 1975. Debuttò in prima squadra a 16 anni, in serie B: coach Marinelli lo lanciò nella mischia contro la quotata Viola Reggio Calabria. Tornò a Latina nel 1989, nel Cosmos che giocava in serie C a far da chioccia di un team con molti giovani ancora allenato da Marinelli. Morì il 29 maggio del 1994, all'età di 34 anni e quasi subito gli fu intitolato il palazzetto dello sport di via dei Mille e Latina dove aveva giocato centinaia di partite.
Vicino c'è anche il pallone tensostatico usato sempre per le partite di pallacanestro intitolato a Giovanni Ceci, giovane cestista latinense morto nel 2008: militava in Serie D in una squadra di Velletri, nel ruolo di guardia-ala, ed era istruttore in diverse squadre giovanili.
Il Palaboxe - sempre nella zona degli impianti sportivi tra la circonvallazione e piazzale Prampolini, è dedicato invece alla memoria di Mario Libertini, storico pugile privernese morto a 78 anni nel 2014. Dopo una brillante carriera sportiva nei pesi leggeri, ha ricoperto ruoli di dirigente (fu per tantissimi anni presidente della Boxe Latina), di procuratore sportivo e organizzatore d'incontri di prestigio, ma è stato anche un imprenditore di successo.
Infine il campo di baseball intitolato a Mario Zago, in via Ezio, nei pressi della Procura. La struttura, originariamente usata come campo da calcio e dedicata a Luigi Verga, ricorda un giovane giocatore di baseball, prematuramente scomparso a 19 anni. L'impianto è l'ultima casa di una disciplina che in città ha vagato da sempre e a inizio anni 80 dovette rinunciare alla massima serie in assenza di un terreno di gioco.
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