Latina, il Borgo di Fogliano ha il suo disciplinare. Possibili solo osservazione della natura, studio e tempo libero. Forse in futuro un biglietto d'ingresso

Il Borgo di Fogliano (foto Andrea Apruzzese)
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 17:52
Ingresso libero, dalle 7 alle 17 con l’ora solare e dalle 7 alle 20 con quella legale, e solo per «osservazione della natura, il tempo libero, lo svolgimento di attività fisico-motorie, il riposo e lo studio», e, in futuro, un possibile biglietto di ingresso per la visita di specifiche strutture. Il Borgo di Fogliano a Latina si dota del proprio disciplinare per la fruizione (in attesa dell’emanazione del regolamento del Parco nazionale del Circeo), emesso dal Corpo Forestale dello Stato, ufficio territoriale per la biodiversità di Fogliano. Da sempre meta di famiglie e appassionati dell’osservazione della natura, il Borgo di Fogliano è una delle perle del Parco. Proprio per l’elevato numero di visitatori, il disciplinare nasce «allo scopo di salvaguardare un’area di rilevante valore storico-culturale e naturalistico-ambientale, ricadente nel Parco». Inoltre, «qualora lo ritenga opportuno, l’Ufficio territoriale può istituire il pagamento di un biglietto di ingresso per la visita di specifiche strutture», come può essere disposta la chiusura temporanea di aree per manutenzione o tratti di sentieri per evitare disturbo alla fauna, in particolare nei periodi riproduttivi». Nel Giardino Botanico, poi, «è consentita la sola visita pedonale, e non sono consentiti pic-nic, accesso e transito alle biciclette, introdurre animali domestici, soste con teli e asciugamani». Centrale è la quiete del sito, tale per cui non sono consentite attività rumorose; vietato poi giocare a pallone (unica area in cui è autorizzato è davanti al Casino inglese) o a bocce, mettersi in costume da bagno o a torso nudo, nonché l’uso di ombrelloni, sdraio, lettini. Il comprensorio, dopo il riconoscimento di zona umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar, fu espropriato nel 1984 per pubblica utilità di terreni, laghi e fabbricati, per la migliore tutela e valorizzazione, nell’ambito del Parco Nazionale del Circeo.
 
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