Riqualificazione dell'ex garage Ruspi, lavori per due milioni di euro: gara al via

Riqualificazione dell'ex garage Ruspi, lavori per due milioni di euro: gara al via
di Monica Forlivesi
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Mercoledì 4 Dicembre 2019, 11:49
Non è mai stata così vicina la riqualificazione dell'ex garage Ruspi. Il Comune dà mandato agli uffici di avviare la gara per l'affidamento dei lavori, l'importo è di poco inferiore ai due milioni di euro, esattamente un milione 844.126. In realtà si era ad un passo dall'inizio anche nel 2014, il Comune approvò il progetto esecutivo e incaricò gli uffici di indire la gara, ma solo per i lavori del primo lotto per un valore di 800.000 euro. Finì tutto in una bolla di sapone con il rischio di perdere i fondi del Ministero. Anche in questo caso c'è stato un ritardo consistente, di un anno circa, dovuto al fatto che il progetto è stato modificato per adeguarlo alla nuova normativa antisismica, lo scorso primo luglio l'autorizzazione è arrivata, si può quindi partire.

E' una storia lunga quella dell'ex garage Ruspi: una volta era la biblioteca Stirling, progetto ambizioso dell'allora sindaco Nino Corona. Poi venne accantonato per decenni, tirato fuori e rimesso nel cassetto, sia per la morte del progettista, che rese impossibile redigere un progetto esecutivo, sia per ragioni economiche. Nel 2008 l'amministrazione comunale decide di bandire un concorso per dotarsi di un progetto di recupero funzionale sia dell'edificio di fondazione sia dell'area urbana circostante, quindi piazzale San Benedetto e la Casa dei Cursori adiacente. Il concorso è stato vinto dallo studio dell'architetto Luciano Cupelloni, ma l'erogazione del finanziamento era sottoposta al riconoscimento del sito come immobile di interesse culturale da parte del Ministero. Nel novembre 2012 viene firmata la convenzione tra Comune e Arcus, società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo del Ministero che finanzia i lavori per 800.000 euro, si tratta del primo lotto, il progetto complessivo è infatti ben più ampio, circa due milioni.

Resta tutto fermo, poi l'amministrazione Coletta riesce a recuperare i finanziamenti (i tempi di utilizzo erano ormai scaduti) parliamo degli 800mila euro di Arcus, e il progetto viene inserito nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie Latina anche città di mare. Ora ci sono i fondi e la realizzazione sarà in unico lotto, i lavori - si legge nella determina dirigenziale - si caratterizzano per essere costituiti da un insieme di attività non scorporabili.

Ma vediamo cosa succederà in quell'edificio di fondazione che si trova in largo Giovanni XXIII, all'angolo tra via Emanuele Filiberto e la circonvallazione. La vecchia autorimessa costruita nel 1938 sarà trasformata in un vero museo con spazi multifunzionali. Nel 2009 era stata oggetto di una sorta di restauro per consentirne la riapertura, ripulita da cima a fondo riprese vita, ma con una tinteggiatura che ha cancellato sia internamente che esternamente i colori originari. Il restauro restituirà al Ruspi la sua tinta della fondazione, così come saranno recuperati il piano superiore, completamente chiuso con alcuni pannelli, e i pavimenti in marmo e mosaico. Il progetto, che si sviluppa nel totale rispetto delle caratteristiche storiche dell'edificio, prevede interventi di messa in sicurezza e l'installazione di un moderno impianto fotovoltaico. Il piano terra ospiterà spazi espositivi e per conferenze e convegni, mentre al primo piano troverà posto un laboratorio multimediale.
Il piccolo parcheggio che occupa lo spazio limitrofo all'ingresso scomparirà per lasciare posto ad una area pedonale come nuova porta della città. Si interverrà anche nell'ampio piazzale alle spalle del Ruspi dove una parte sarà sistemata a giardino e sarà eliminata la stradina che oggi separa l'immobile dall'area posteriore.

I tempi del restauro? «Ora che abbiamo ottenuto l'autorizzazione del Genio Civile - dice l'assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri - possiamo indire la gara, spero entro metà 2020 di vedere l'apertura dei cantieri, i lavori dovrebbero durare al massimo un anno». Già vedere gli operai in quel singolare edificio che asseconda lo spazio tra i due assi viari che lo delimitano, sarà un enorme passo avanti.
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