Evasione fiscale "chiavi in mano", maxi sequestro di beni. Ci sono anche società pontine

Evasione fiscale "chiavi in mano", maxi sequestro di beni. Ci sono anche società pontine
2 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Luglio 2021, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 10:23

Arriva anche in provincia di Latina l'operazione "We pay" della Guardia di finanza  che ha portato al sequestro di beni per 15 milioni di euro, equivalenti all'evasione posta in essere grazie  a un  pacchetto “chiavi in mano” approntato da un consulente fiscale di Anzio.

La maxi frode fiscale è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e riguarda 22 società e  28 indagati.

Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, dirette dalla Procura della Repubblica di Velletri e coordinate dal II Gruppo di Ostia, sono scattate a seguito di verifiche fiscali nei confronti di alcune imprese della zona.

Durante gli accertamenti è emerso che le società, seguite dal medesimo commercialista, erano solite cedere, versando prezzi irrisori, le proprie pendenze debitorie - tributarie e contributive – a terzi, per lo più aziende attive nella fornitura di personale, che avevano maturato (fittiziamente) ingenti crediti tributari grazie a dichiarazioni ai fini Iva contenenti dati non veritieri, asseverate dal consulente con visto di conformità.

Questi ultimi, nonostante il divieto di saldare il debito ottenuto mediante “accollo” con la “compensazione tributaria” (consentita, fatte salve talune limitate eccezioni, solo tra debiti e crediti in essere tra i medesimi soggetti), provvedevano nel modello F24 a compensare le partite di segno opposto a discapito delle casse erariali.

Dagli approfondimenti è emerso, inoltre, che alcune imprese hanno indebitamente fruito di considerevoli crediti – compensati con debiti fiscali - a fronte di spese per attività di ricerca e sviluppo mai sostenute.

I sequestri sono avvenuti nelle province di Roma, Latina, Milano, Verona, Bari, Caserta e Isernia. Gli indagati dovranno rispondere dei reati di dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA