Acqualatina, blitz dei sindaci di Forza Italia: eletti nel cda Addessi, Lauriola e Rotondo

Giuseppe Addessi e Raimondo Besson
di Vittorio Buongiorno
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Lunedì 14 Dicembre 2015, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 21:00
LATINA - Quando sembrava ormai certo il rinvio, l'assemblea dei soci di Acqualatina ha eletto in prima convocazione il nuovo consiglio di amministrazione. Sono stati momenti di tensione, i sindaci dell'Udc avevano chiesto il rinvio e quelli del Pd hanno lasciato l'aula, ma la mozione non è passata e i primi cittadini di Forza Italia sono andati al voto riuscendo ad eleggere tutti e tre i rappresentanti di parte pubblica del Cda della spa che gestisce il servizio idrico in provincia di Latina.

Confermato l'attuale presidente Giuseppe Addessi, mentre entrano Michele Lauriola, che è stato in epoca Polverini direttore dell'Agenzia per i beni confiscati del Lazio, e Rossella Rotondo, moglie del commercialista formiano Raffaele Ranucci che è indagato nell'inchiesta sull'ex giudice Antonio Lollo. Confermato a quanto risulta anche l'ad Raimondo Besson.

Delusione da parte dei vertici del Pd provinciale. Carla Amici, sindaco di Roccagorga: «Preso atto che qualsiasi tentativo di valorizzare competenze e discontinuità in una logica di sistema valoriale in cui le persone e il merito siano gli elementi veramente differenziali rispetto al passato, in coerenza con quanto da sempre dichiarato dai sindaci del PD , la non partecipazione a qualsiasi tipo di spartizione lottizzata, è stata la libera e consapevole scelta dei Sindaci dei Comuni di Formia, Sezze, Roccagorga, Cori, Sermoneta, Lenola, presenti all’Assemblea dei soci di Acqualatina, di abbandonare l’assemblea a dimostrazione del disinteresse all’occupazione delle poltrone , convinti sempre di più che le scelte e gli indirizzi di questa società a controllo pubblico sapranno trovare la giusta dimensione nella sede deputata che certo non è un consiglio di amministrazione sempre più evidentemente ostaggio di una politica debole».

Tuoni e fulmini da parte dell'Udc. Michele Forte se la prende con i 5 commissari prefettizi presenti in rappresentanza dei Comuni di Latina, Terracina, Priverno, Itri e Castelforte: «Astenendosi hanno consentito a una sparuta minoranza composta da soli sindaci di Forza Italia di bloccare la mozione di rinvio consegnando così la rappresentanza dell'intera compagine di Acqualatinaa membri espressione di una sola forza politica pari al solo 8% dell'intera quota sociale pubblica» .
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