Il mondo della musica ha perso uno dei suoi indiscussi protagonisti. Aldo Bassi ha perso la vita, dopo una lunga malattia, nella giornata di domenica vicino ai suoi affetti più cari, la sua famiglia e i suoi amici più stretti, nella sua casa di Latina, dove si era trasferito ormai da molti anni. La sua carriera è costellata di importanti collaborazioni, da Ennio Morricone, ad Armando Trovajoli, a Manuel De Sica. A Latina, con i sui modi sempre gentili ed eleganti, ha dato tanto. Dal 2001, per cinque anni, ha ideato il festival Latina Aprile Jazz e su quella strada ha continuato anche con il collettivo 52nd Jazz i cui componenti, Erasmo Bencivenga, Nicola Borrelli e Giorgio Raponi lo ricordano così: «Caro Aldo, vorremmo che questo saluto fosse all'altezza delle tue indimenticabili qualità umane e di artista. Siamo consapevoli che un saluto, per quanto amorevole, non sia sufficiente a colmare il vuoto che hai lasciato. Ci sentiamo fortunati per aver condiviso con te progetti, musica, idee, momenti di vita. Questo sarà un bagaglio che ci porteremo sempre dentro con infinita riconoscenza». Da diversi anni il famoso trombettista, che è stato anche protagonista dei corsi del Campus internazionale di musica di Sermoneta in una inedita versione jazz, da molti anni era docente presso i conservatori di Frosinone e Benevento. «Ci è stato strappato a soli 58 anni - lo ricorda il direttore di quest'ultimo, Giuseppe Ilario - Era un musicista e un didatta come pochi».
«Il cuore si spezza quando perdi un grande amico, compagno di tante avventure - dice il sassofonista - Rosario Giuliani - Abbiamo condiviso molte esperienzeda quel progetto discografico negli anni 90, il Bassi-Giuliani Quintet. Caro Aldo, quell'incontro per me ha rappresentato un momento importante di crescita anche grazie a te».
«Sono dispiaciuto - dice l'assessore alla Cultura Silvio Di Francia Aldo Bassi che è stato uno dei più apprezzati jazzisti italiani, aveva stabilito un legame profondo con Latina animandone la scena jazzistica. Una perdita dolorosa per la città e per la cultura musicale italiana». La famiglia ha deciso di svolgere i funerali in forma privata così come previsto dal Dpcm.
