Tornano quindi a disposizione della famiglia la palazzina di via Roma, posta sotto sequestro in quanto scena del crimine, alcuni scatoloni di documenti utilizzati durante le indagini e i 40mila euro nascosti nelle gambe di un pantalone piegato e riposto nell’armadio di Patrizio Barlone. Il denaro, che durante la rapina non fu mai trovato dai malviventi, venne infatti rinvenuto in uno dei sopralluoghi effettuati dai carabinieri del comando provinciale subito dopo l’omicidio.
Restano invece ancora un mistero i numerosi conti correnti di cui si faceva riferimento nelle agende personali dell’uomo così come il deposito di denaro che lo stesso avrebbe avuto allo Ior. Ricchezze che, qualora venissero trovate, andrebbero probabilmente in eredità alla famiglia Barlone delle quali però, ad oggi, non si ha traccia.
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