Covid: ospedale al collasso nel giorno del record, pazienti per ore in ambulanza

La fila di ambulanze al "Goretti"
di Giovanni Del Giaccio
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Martedì 20 Ottobre 2020, 08:09

Hanno atteso in ambulanza per ore, aspettando che si trovasse un posto. È piena emergenza per i ricoveri di pazienti Covid all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove si stanno riorganizzando gli spazi, spostando i reparti, trasformando il pronto soccorso. È proprio lì, nell'avamposto della struttura sanitaria più importante della provincia, che ieri mattina c'erano condizioni difficili anche per lavorare. In sala d'attesa praticamente nessuno, mentre nella nuova ala - aperta un paio di mesi fa, nell'ex neurologia - si stava attrezzando l'area Covid. Fuori i mezzi dell'Ares 118 con i malati in attesa di essere trasferiti. Nella salita di accesso la fila di ambulanze è rimasta a lungo.
Tutto questo nel giorno che fa segnare il nuovo record di contagi, pari a 81. Mai si era toccata una cifra simile, da marzo a oggi e l'impennata non accenna a fermarsi, evidentemente. C'è anche un altro morto, un uomo di 85 anni di Terracina.

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Ma torniamo al Goretti, dove il pronto soccorso al piano terra ospiterà ormai quasi certamente solo pazienti Covid in osservazione, mentre quelli non contagiati che hanno bisogno di cure verranno per il momento tenuti al quarto piano.

Si corre contro il tempo, ai cittadini che arrivano al triage (pochi a dire il vero) viene spiegata la situazione e molti preferiscono andar via spontaneamente. Non possono certo farlo quelli portati dalle ambulanze con un infarto, per esempio, o grossi traumi stradali o per altre patologie acute che necessitano dell'ospedale. Fino a ieri i casi non Covid erano ancora al piano terra, in zone diverse, ma già da oggi si dovrebbe salire al quarto. Un carico di lavoro difficilmente sostenibile e rischi aumentati per i lavoratori della prima linea. Non è da escludere che i casi meno urgenti possano essere dirottati al pronto soccorso dell'Icot.

SERVIZI TRASFERITI

Che non è assolutamente finita lo dimostrano anche i lavori per sistemare l'area della tenda pre triage. Un pavimento di legno e un gazebo di protezione prima della tenda stessa. Si va verso il periodo autunno-invernale e il tavolo che accoglie i pazienti Al tempo stesso l'ospedale ha esaurito i posti Covid già ampliati qualche settimana fa e non è da escludere la riapertura di medicina d'urgenza. L'immagine degli infermieri che si abbracciano perché chiudeva il periodo Covid rischia di diventare un ricordo. I pazienti che hanno bisogno di ventilazione con i caschi Cpap, infatti, per ora sono in rianimazione ma un'alternativa va necessariamente trovata. Tra gli altri provvedimenti non è escluso il trasferimento di alcuni servizi - come l'urologia o l'otorino - al Fiorini di Terracina, in attesa di tempi migliori.

I CLUSTER

Nel giorno del record di contagi l'unica nota che consola è che non ci sono link sconosciuti: «Nella Asl di Latina sono ottantuno i nuovi casi e si tratta di casi con link familiari o contatto di un caso già noto». Vuol dire che non si registrano contagi diversi da quelli che ci si aspettava. Per come stanno andando le cose occorre guardare al cosiddetto bicchiere mezzo pieno. Ma la situazione resta difficile. Difficilissima.
Ad Aprilia, per esempio, si registra l'ennesimo caso in una scuola, alla Leda, dove è scattata la sanificazione. La seconda città della provincia fa stabilire anche il record quotidiano in provincia con 21 casi, un quarto del totale. A Cisterna, invece, c'è sempre il link legato alla palestra di arti marziali chiusa nei giorni scorsi. Prosegue, inoltre, l'onda lunga del cluster della festa elettorale a Terracina. Ci sono contagi di ieri che hanno avuto contaggi con chi era risultato positivo dopo l'iniziativa con il leader della Lega Matteo Salvini. È una catena che sembra impossibile interrompere, per ieri ci si attendeva una buona notizia grazie alle misure adottate ormai quasi due settimane fa e relative al contenimento del virus. Il mini lockdown, invece, non dà ancora alcun segnale di inversione di tendenza.

LE MISURE

Le restrizioni decise per Latina e provincia l'8 ottobre sono riprese e ampliate anche nell'ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Si spera che essendo in vantaggio di un paio di settimane, l'obbligo delle mascherine nel territorio pontino possa aver portato dei benefici. Per adesso ci si tiene il record di contagi, ricordando che è necessario indossare i dispositivi, lavare spesso le mani, mantenere il distanziamento sociale. Sono sempre attivi i drive in per i tamponi a Latina, all'ex Sani, dalle 9 alle 18, ad Aprilia a Campoverde, dalle 9 alle 14 dal lunedì al sabato, a Priverno presso la casa della Salute dalle 8,30 alle 13,30 e a Gaeta, all'ex ospedale Di Liegro dalle 9 alle 15. Si accede con prenotazione collegandosi al link https://concorsi.ausl.latina.it/covid19/drivein.jsf
Le file, per fortuna, sono un brutto ricordo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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