Un importo minimo, 427 euro, ma quello che emerge è un quadro preoccupante ai fini della sicurezza: «Le serrature di alcune porte degli uffici di via Ezio sono difettose ed è necessario ripararle, in considerazione del fatto che all'interno degli uffici sono presenti documenti molto delicati»; inoltre, «i maniglioni antipanico del portone di ingresso sono fuori uso e, per evitare che entrino all'interno dello stabile persone estranee, è necessario chiuderli a chiave, eliminando così due vie di fuga, obbligatorie per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro».
Infine, «rilevato che sono state smarrite le chiavi di alcuni armandi presenti nelle sedi decentrate dei borghi, contenenti atti e documenti, e che pertanto è necessario intervenire per aprirli, evitando di danneggiarli e, di conseguenza, sostituire tutte le serrature». Serrature che, alcuni mesi fa, furono anche al centro di un caso politico finito con la defenestrazione dell'allora assessore Patrizia Fanti, accusata di avere fatto cambiare la chiave a un ufficio di una dirigente di settore.