Latina, arriva Eppy: car sharing elettrico, due anni di sperimentazione, progetto pilota in Italia

Latina, arriva Eppy: car sharing elettrico, due anni di sperimentazione, progetto pilota in Italia
di Francesca Balestrieri
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Giovedì 5 Ottobre 2017, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 17:51
Arriva il car sharing. Latina sarà la prima città in Italia ad averlo totalmente elettrico con autovetture di serie. Il progetto Eppy che da ieri è entrato nella fase finale è stata presentato ieri, sotto la torre civica del Palazzo del Governo dal dal sindaco Damiano Coletta e da Fabio Massimo Bombacci, presidente e ceo di Elettra Investimenti che ha lanciato l'idea. «Da anni ci occupiamo di energia a Latina, e volevamo fare qualcosa di nuovo per la città dove siamo nati. Crediamo molto in questo progetto e ci auguriamo di poterlo replicare anche in altri capoluoghi di provincia» ha detto Bombacci.
Dopo la proposta presentata dalla società di Boimbacci il Comune ha pubblicato un bando ad evidenza pubblica per raccogliere altre proposte di società interessate e a quel punto non essendo arrivate altre proposte ha affidato l'avvio della sperimentazione ad Alea Mobilità Urbana, società del gruppo Elettra Investimenti.
Il Progetto Eppy (acronimo di Elettra point to point by yourself) punta a favorire l'utilizzo delle auto elettriche in condivisione non sono per gli spostamenti urbani, ma anche per i collegamenti con il Lido, lo Scalo, con i Comuni limitrofi e perfino con Roma «perchè l'autonomia di ogni veicolo è di circa 280 chilometri».
I NUMERI
Saranno venti le auto durante la sperimentazione (ma si è pronti ad arrivare fino a 50) e 15 le colonnine che verranno istallate dalla stessa Alea (a loro spese). «Si tratta di un servizio misto - ha spiegato Bombacci - da punto di ricarica a punto di ricarica e quello che permette di prendere le auto dalle strisce blu e riposizionarle sempre sulle strisce, ovvio che chi affitterà l'auto dal punto di ricarica avrà dei vantaggi in termini di costi».
Affittarle sarà semplice: «Basterà scaricare una app o registrarsi sul portale, l'auto non avrà chiavi quindi riconoscerà chi l'ha affittata o tramite un badge o tramite lo stesso cellulare, il sistema sarà centralizzato in un unico comando», ha spiegato Gianni Pignataro, e anche questa è una piccola rivoluzione rispetto ai car sharing classici.
E c'è di più: non si è pensato solo al privato: «Saranno usate per la sperimentazione venti auto, di due modelli Renault, Zoe e Kangoo. Il primo è un'auto a 5 posti con la quale si possono affrontare anche tragitti medio-lunghi - spiega Bombacci - Per l'altra tipologia, invece, abbiamo pensato alle necessità delle piccole e medie imprese che non vogliono o non possono sostenere il costo annuale di un mezzo di trasporto di cui hanno bisogno solo alcuni giorni l'anno».
I COSTI
La sperimentazione partirà probabilmente con l'inizio dell'anno quindi ancora non sono stati definiti i costi per i cittadini anche se si prenderanno a riferimento i costi nazionali (0,25 centesimi al minuto), con delle modulazioni a seconda delle esigenze. Per le istallazioni invece, i costi sono tutti a carico della Alea Mobilità Urbana.
LE COLONNINE INTELLIGENTI
Saranno il cuore del progetto. Intanto saranno molto più potenti di quelle oggi abitualmente installate nelle città: non più a 3 kw (che impiegano 8 ore per la ricarica) ma a 22 kw, così da ridurre la ricarica a una sola ora. «Ma stiamo studiando - dicono da Alea - la possibilità di dotarle di telecamere per la videosorveglianza, di pulsanti antipanico, di hot-spot per il wifi, e anche come alloggiamento per i defibrillatori». Ma il primo passo sarà l'individuazione dei punti dove installarle: prossima settimana la conferenza di servizi.
Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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