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Latina, al via GreenInChange, il nuovo Life. Dopo il successo del Rewetland per la tutela delle acque di superficie, ora si salva la biodiversità dell'Agro Pontino
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 15 Settembre 2016, 21:08
Salvaguardare la biodiversità della pianura pontina e arrestarne la perdita; rafforzare il valore degli ecosistemi dell’agro costruendo scenari di sviluppo basati sul riconoscimento e la valutazione dei servizi ecosistemici forniti dall’Infrastruttura verde; mitigare l’impatto delle attività agricole, incrementando piuttosto il loro contributo al mantenimento dell’ecosistema. Sono solo alcuni degli obiettivi e delle azioni del GreenInChange (Green infrastructure in the Pontine Plain as a means to enhance wetland biodiversity throughout an intensive agricoltural matrix), il progetto per il nuovo programma europeo Life 2016, che segue il successo del Rewetland, avviato nel 2008, e selezionato dalla Commissione Europea tra gli otto Best of the best Life Projects per il 2014, ricevendo anche il premio Citizen’s Choice, quale progetto più votato su internet. Dopo i positivi risultati di quel Life+, dedicato alla depurazione e tutela delle acque superficiali della pianura pontina, ora il Comune di Latina decide di partecipare alle nuove iniziative. La delibera di giunta spiega come GreenInChange è stato definito dalla Provincia di Latina (ente capofila), insieme a una partnership composta dal Centro italiano di riqualificazione fluviale (Cirf), dalla società di ingegneria U-Space, dal Consorzio del Politecnico di Milano Poliedra, dalla Confagricoltura di Latina e dalla Regione Lazio. Scopo principale è «il recupero delle aree naturali e seminaturali in cattivo stato di conservazione e il loro inserimento in un sistema di Infrastrutture Verdi che faciliti la mappatura, la valutazione e il potenziamento dei servizi ecosistemici che esse apportano all’agro pontino». L’azione principale del Comune sarà rivolta alle imprese agricole con attività di sensibilizzazione e formazione degli agricoltori sull’importanza della biodiversità. In realtà il progetto è partito già un anno fa, come si evince dal decreto di Eleonora Della Penna, presidente della Provincia, siglato il 2 ottobre 2015, quale proposta di partecipazione al bando della Comunità europea. Ed è da quest’atto che si evince come «l’Agro pontino è caratterizzato da una matrice agricola in cui lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali ha determinato la permanenza di pochissime aree naturali residuali, che risultano marginalizzate, non connesse tra loro, e in cattivo stato di conservazione». A livello provinciale, quindi, il progetto avrà il suo fulcro nella creazione di infrastrutture verdi in aree pilota tramite la creazione di nuove aree e di corridoi ecologici tra di esse. Il sostegno al progetto viene anche dal Consorzio di Bonifica, dall’Ente Parco Circeo, dalla Fondazione Roffredo Caetani, dall’Istituto Agrario San Benedetto, dai Comuni dell’Agro e da Italia Nostra.