Ennio Tasciotti ha raccontato la sua concezione della lotta ai tumori, ha parlato degli studi sull'immunoterapia, ovvero su come aiutare il corpo a dare forza alla sua linea di difesa naturale, passando per il ricordo di Tomaso Cavanna, il produttore scomparso lo scorso agosto, a cui è stato dedicato l'evento. «Un problema per un tessuto può diventare un problema per tutto il corpo e l'unica cosa che sappiamo fare è usare i farmaci che però hanno un grande impatto su tutto l'organismo» spiega lo scienziato pontino che dal 2015 dirige il Center for Biomimetic Medicine e coordina un gruppo multidisciplinare di circa 30 persone ed è inventore di 10 brevetti internazionali su nano e bio-materiali per uso biomedicale.
«Ho iniziato ad appassionarmi alla scienza fin da piccolo, inizialmente guardavo Siamo fatti così un cartone animato che in molti ricorderanno, e immaginavo cosa succedesse all'interno del nostro organismo proprio con quelle figure: oggi dopo molti anni la mia testa ragiona allo stesso modo solo che vedo le cose in maniera un po' più complessa - aggiunge con un sorriso Ennio, che dopo 15 anni a Houston è in procinto di tornare in Italia - Voglio riavvicinarmi alle mie origini, sto valutando alcune proposte tra Roma e Milano, ma a Latina torno volentieri, perché c'è tutta la mia famiglia». Ennio adora fare divulgazione ma senza discorsi troppo noiosi e strizza l'occhio a Tiziano Ferro. «Siamo entrambi di Latina e sarebbe bello poter collaborare in qualche progetto che possa veicolare e sostenere la ricerca».
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