La Lega si rafforza e sogna il candidato a sindaco

La Lega si rafforza e sogna il candidato a sindaco
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 12:14

Adesso la Lega potrebbe richiedere Latina. I risultati delle regionali rafforzano il centrodestra, emerso come coalizione di maggioranza in tutte le maggiori città pontine che andranno al voto, con in particolare Fratelli d'Italia ad avere incrementato le proprie percentuali e in maniera non indifferente all'interno del centrodestra, ma anche la Lega: 32,25% a Latina città, mentre la Lega è al 21,17%, FI al 10,75%; Udc al 3,80%. La Lega dunque si è rafforzata molto, considerando che alle politiche di settembre, prendendo a esempio il collegio uninominale vinto da Chiara Colosimo, era al 10,87%: ha raddoppiato la propria percentuale. E ora l'affare si complica, in vista delle prossime elezioni comunali, che toccheranno, oltre al capoluogo, anche Aprilia e Terracina, ovvero, messe insieme le tre amministrazioni, metà dell'elettorato provinciale.

LEGA AL 21%
«Sicuramente parliamo di elezioni differenti, una cosa sono le regionali, un'altra le comunali - esordisce il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon - ma i risultati dimostrano una forte presenza del centrodestra e possono indicare anche aspetti decisionali sulla figura da poter candidare. Ad esempio, a Latina città il nostro 21,5% è da tenere presente per le elezioni di maggio. Con noi si dovrà ragionare, certo, all'interno del centrodestra nella sua interezza. Abbiamo dimostrato che c'è bisogno di tutti quanti». Durigon chiarisce meglio: «Su Latina abbiamo dimostrato che noi ci siamo, così come Forza Italia ha dimostrato di esserci nel basso Lazio. La Lega potrebbe chiedere di indicare il candidato sindaco, non necessariamente uno di noi, ma indicato da noi».

FRATELLI D'ITALIA AL 32%
Punta all'unità il segretario provinciale di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini, che ribadisce come «nella coalizione c'è dignità, c'è un rapporto di coalizione, non possiamo pensare di fare da soli. Noi indichiamo che siamo il primo partito, poi ci sediamo al tavolo e tutti insieme ragioneremo dei candidati sindaco.

Ma per noi la priorità è andare uniti». E Calandrini fissa poi i tempi per il tavolo: «Si vota a fine maggio, il tavolo dovrà essere imminente. Ma prima si dovrà concludere l'equilibrio del quadro regionale, e poi pensare alle singole situazioni». Detto in pratica: nel Lazio, non andranno al voto solo Comuni in provincia di Latina, l'equilibrio va cercato in un quadro più ampio.

FI AL 10,75%, UDC AL 3,80%
Forza Italia da mesi rivendica, all'interno del centrodestra, l'indicazione del candidato sindaco, sia per bocca del coordinatore regionale Claudio Fazzone, che di quello provinciale, Alessandro Calvi. Che celebra il risultato del partito azzurro nella città di Latina a quasi l'11%, spiegando che «non si tratta solo di numeri, ma di coalizione, il valore aggiunto del centrodestra in questo momento è il raggruppamento. Se guardo al passato, per 10-15 anni siamo stati il primo partito e non abbiamo mai ottenuto il candidato sindaco e questa cosa del passato ricade ancora di più oggi. Ma questa è ora un'alleanza solida e forte. L'unità è imprescindibile». Calvi sembra dunque adottare toni più morbidi rispetto alle settimane passate, affermando che «ora dobbiamo pensare al governo della Regione, subito dopo saranno affrontati i temi delle elezioni di maggio. Un tavolo che servirà a rendere l'alleanza solida e a mettere in campo i migliori candidati». E se la Lega chiedesse Latina? «Quando si mette in piedi una discussione si può ragionare e tutti possono avere dei candidati ma occorre riflettere sugli elementi migliori che hanno capacità amministrativa per affrontare e risolvere i problemi delle comunità. Giusto che ogni candidato metta il proprio nome sul tavolo, ma la cosa che dobbiamo tenere a mente è l'unità. E ora ci sono tutte le condizioni».

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