La cultura si riconverte: piccoli festival e drive in a Latina

La cultura si riconverte: piccoli festival e drive in a Latina
di Francesca Balestrieri
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Venerdì 8 Maggio 2020, 09:15
Uno dei settori più colpiti dall'emergenza Covid 19 è certamente la cultura, in tutte le sue forme. E anche Latina ne risente: stop a Festival sui libri, concerti e niente Notte Bianca, quella che per due estati consecutive, nel 2018 e nel 2019 ha portato migliaia di persone in città prima per il concerto di Calcutta al Francioni e poi con l'esibizione di Achille Lauro in piazza del Popolo. Alla Notte bianca l'assessorato alla Cultura del Comune di Latina stava lavorando già da qualche tempo, ma inutile perdersi d'animo per una contingenza non programmabile, bisogna guardare al presente e cercare di capire come agire. Diverse le proposte arrivate all'assessore Silvio Di Francia che precisa: «Credo che ora sia necessario fare uno sforzo. Il comparto culturale è quello più penalizzato, eppure produce Pil. E soprattutto ci sono tantissime persone che hanno scommesso su questa vita, dobbiamo pensare a loro prima di tutto, prima dei grandi eventi che sicuramente fanno piacere, è necessario pensare alla sopravvivenza, letterale, di tutte quelle associazioni culturali presenti sul territorio. La prima cosa che stiamo progettando dunque è quella di offrire loro un'occasione per continuare a fare quello che hanno sempre fatto. Il mondo teatrale si è riconvertito a fare corso di formazione online, queste idee vanno tutte sostenute, magari dando forme di assistenza amministrativa».

Su alcune proposte si sta lavorando, come piccoli Festival con ingressi contingentati o il drive in: «Salotti musicali per esempio ha segnalato di voler mantenere un calendario, non so se sarà possibile ci misuriamo con direttive che sono in mano alla Protezione Civile e alla Regione, ma dobbiamo fare qualcosa perché, nelle forme opportune, queste esperienze sopravvivano. Stiamo vagliando anche il drive in, ma con l'obiettivo di coinvolgere i cinema di Latina. Per fare tutto questo serve aiuto perché ci sono costi da affrontare anche per i protocolli di sicurezza. Le cose che si possono fare le faremo assicura Di Francia - ma studiandole e concertandole con le associazioni locali». Tanti i settori che sono in sofferenza: «Penso all'editoria. Qualche giorno fa abbiamo avuto una conversazione con Tunuè, tutti i festival intorno al libro sono sospesi e a Latina ne erano in programma tre, poi il settore musicale che continua con molta fatica a fare lezioni in streaming, anche quello strumento va reso più facile, senza dimenticare il settore museale dove non possiamo sprecare risorse. Il 18 ci sarà l presentazione delle azioni per il bando, profetico direi, di riallestimento attraverso l'innovazione digitale del Cambellotti». Infine uno sguardo al futuro: «Dobbiamo tutelare non una parte, ma tutto quel mondo al quale in passato non è stata data l'attenzione necessaria perché tutto questo finirà e non vorremo ritrovarci in un deserto dove le iniziative non ci sono più».
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