Infermiera morta in ospedale, cartella clinica acquisita dalla Procura

Infermiera morta in ospedale, cartella clinica acquisita dalla Procura
di Mirko Macaro
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Sabato 25 Febbraio 2023, 10:44

Sarà l'inchiesta aperta dalla Procura di Latina dopo la denuncia dei familiari a chiarire le cause del decesso di Alessandra Sanguigni, la 42enne infermiera di Fondi morta intorno alle 22 di martedì durante un ricovero nel reparto di Medicina del San Giovanni di Dio, l'ospedale di Fondi dove lavorava in sala operatoria. Intanto, su un binario parallelo, si è mossa da subito anche l'Asl. L'Azienda sanitaria ha aperto una indagine interna - in gergo "audit" - volta a verificare, sulla base della sintomatologia e delle risultanze degli esami svolti, se dal momento dell'accesso ospedaliero a seguire siano stati o meno applicati tutti i protocolli necessari al trattamento della paziente.

LE INDAGINI
Mentre proseguono gli accertamenti interni, dalla Asl nessuna dichiarazione ufficiale, considerando che sul caso sta lavorando anche la magistratura. Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Antonio Sgarrella, che a breve potrà contare sui primi risultati dell'autopsia. L'autopsia sarà effettuata oggi dal medico legale Maria Cristina Setacci, all'interno della camera mortuaria del cimitero della Piana.

A quanto pare all'aggravarsi delle condizioni della 42enne - presentatasi al pronto soccorso lunedì con delle convulsioni e quindi ricoverata, per poi passare brevemente al Goretti di Latina per un consulto neurologico che non aveva evidenziato problematiche - dal San Giovanni di Dio avevano riscontrato un edema polmonare: al momento si ipotizza che a causarlo possa essere stata un'embolia, sebbene non sia esclusa la possibilità di un difetto congenito di natura cardiaca. Un insieme di circostanze e pieghe da passare al vaglio su più fronti, dunque.
Sullo sfondo rimane un'inarrestabile scia di dolore misto a choc.

Non solo gli anziani genitori, il fratello, il marito e i due figlioletti, gli amici e i colleghi; a piangere la loro Alessandra ci sono centinaia di persone. Una morte per ora difficile da spiegare e che, a prescindere, come non smette di sottolineare chi l'ha conosciuta ha strappato alla vita una persona rara.

LE TESTIMONIANZE
Tra le ultime e più toccanti testimonianze quella dell'ex collega Maria Antonietta, a suo tempo caposala della sala operatoria del San Giovanni di Dio: «Incredula e stordita ho raggiunto l'ospedale per restare un po' con te e augurarti buon viaggio'», scrive la donna rivolgendosi idealmente via social alla 42enne appena scomparsa.
«Abbiamo condiviso tante emozioni e ti ho voluto un gran bene. Ho ammirato il tuo entrare in punta di piedi nel mondo del prendersi cura dei fragili', con grande professionalità, tanto nel blocco operatorio quanto in terapia intensiva, con serietà e abnegazione senza mari prevaricare gli altri. Sei passata nel mio cuore e lì rimarrai. Mentre le lacrime inondano i miei occhi ti rivedo durante le ore di lavoro, le corse per arrivare in orario, il volto radioso quando parlavi dei tuoi bimbi, quando collaboravi e condividevi i nostri progetti, nei quali avevamo coinvolto anche il tuo amato fratello, ingegnere informatico, Tommaso».
Ricordi che affiorano, lasciando prepotentemente spazio a un nodo in gola: «Lo sgomento assale tutti coloro che hanno condiviso il poco e il tanto con te».

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