Si indaga sulla morte del fotografo sub David Salvatori a Favignana, ascoltati gli amici e sequestrata l'attrezzatura

Si indaga sulla morte del fotografo sub David Salvatori a Favignana, ascoltati gli amici e sequestrata l'attrezzatura
di Marco Cusumano
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Martedì 5 Luglio 2022, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Sarà l'autopsia a fornire indicazioni importanti per ricostruire la morte di David Salvatori, 52enne di Latina deceduto sull'isola di Favignana in seguito a un malore durante un'immersione a circa 50 metri di profondità. Ieri i militari della Capitaneria siciliana hanno ascoltato i due amici che erano insieme a David e la guida che ha partecipato con loro all'immersione fatale. L'ipotesi al momento è quella di un malore improvviso, ma bisognerà stabilire le cause e per questo sarà necessario attendere l'esame autoptico.

Ieri gli amici della vittima hanno risposto alle domande dei militari spiegando nel dettaglio quanto accaduto domenica pomeriggio nelle splendide acque dell'isola siciliana nell'arcipelago delle Egadi. I tre si erano immersi intorno alle 13,30 con il supporto di una guida, dopo qualche minuto, a una profondità notevole, David si è sentito male, è risalito rapidamente, gli amici hanno chiesto aiuto ma tutto è stato inutile. I compagni di immersione e la guida che era con loro non hanno riferito di problemi particolari precedenti alla discesa in profondità.

La Guardia Costiera ha comunque proceduto al sequestro di tutta l'attrezzatura utilizzata da David. La Procura potrebbe a questo punto disporre una consulenza tecnica per verificare il funzionamento degli apparecchi e capire se ci siano stati problemi di tipo tecnico.

Con tutta probabilità oggi stesso sarà disposta l'autopsia sul corpo di David che, nel frattempo, è stato trasferito da Trapani al cimitero comunale di Marsala dove saranno effettuati gli accertamenti medico legali.

L'immersione di domenica era stata organizzata anche per effettuare fotografie e riprese video, un'attività che David svolgeva da anni con grande successo, diventando uno dei fotosub più apprezzati a livello nazionale. David lavorava come project manager in una grande azienda, la Cisco Systems e viveva a Cerveteri. Originario di Latina era molto conosciuto in città, dove oggi tanti amici piangono la sua prematura scomparsa. Dal 2008 si era specializzato nelle fotografie sott'acqua, con particolare attenzione al tema della conservazione delle specie più a rischio. Per questo organizzava viaggi in tutto il mondo, con l'obiettivo di effettuare immersioni che gli consentissero di raggiungere e fotografare esemplari a rischio di estinzione. I suoi viaggi e le sue immagini spettacolari sono stati pubblicati sulle riviste più prestigiose del settore. Aveva anche effettuato diversi lavori a Ninfa, Ponza e al Circeo, spaziando con grande stile dal settore naturalistico ai ritratti.

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