Famiglia di Cisterna distrutta, dopo il marito muore anche Giuseppina Di Stasio

Famiglia di Cisterna distrutta, dopo il marito muore anche Giuseppina Di Stasio
di Claudia Paoletti
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 10:25

Un incidente terribile, una famiglia distrutta, è morta anche al moglie di Giuseppe Povere, il motociclista deceduto sabato sera a Velletri. Ieri mattina ha cessato di vivere anche sua moglie, Giuseppina Di Stasio, aveva 55 anni e si è spenta all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dopo tre giorni di agonia. Il cuore della donna ha cessato di battere dopo aver lottato contro la morte per le ferite riportate nell’incidente stradale di sabato sera sulla via Appia a Velletri. Da subito le sue condizioni di salute sono risultate gravissime: prognosi riservata il referto medico. Quella tragica sera ha perso la vita sul colpo suo marito Giuseppe, 52 anni, operaio di Cisterna, alla guida della sua amata Harley Davidson.

Incidente frontale in moto: moglie muore due giorni dopo il marito

Velletri, auto contro moto sull'Appia: morta anche la moglie del motociclista foto Luciano Sciurba
 

 



La coppia, in sella alla moto, stava raggiungendo Velletri per una passeggiata dopo cena, per prendere un gelato. Erano le 22.20, quando al chilometro 45.900 al confine con Cisterna, all’altezza del concessionario Opel Albagiemme, la moto si è schiantata contro una Lancia Y guidata da un 20enne romeno (negativo ai test su droga e alcol ma comunque indagato per omicidio stradale) con a bordo un altro ragazzo italiano di 22 anni, entrambi residenti a Velletri. Nell’impatto Giuseppe Polvere ha perso la vita, mentre la moglie Giuseppina è stata scaraventata a diversi metri di distanza. I due ragazzi a bordo della Lancia Y, seppure feriti gravemente e anche loro trasportati all’ospedale di Latina, sono fuori pericolo.

Giuseppe e Giuseppina abitavano con le due figlie in via Pietro Micca, una traversa di via Enrico Fermi, nei dintorni del centro commerciale “La Grangia”, nel centro di Cisterna. Una vita riservata, una famiglia sempre unita, una passione - quella di moglie e marito - condivisa per le due ruote con le quali uscivano insieme per fare una passeggiata come sabato sera. Giuseppe Polvere, svolgeva l’attività di operaio in un’azienda farmaceutica di Aprilia, dopo aver lavorato per anni nella Tetra Pak di Latina fino alla cessazione dell’attività circa 14 anni fa. La dinamica dell’incidente è al vaglio della Polizia stradale di Albano, intervenuta per i rilievi. Da una prima ricostruzione sembre che il centauro abbia tentato di evitare l’impatto diretto con la vettura che proveniva dalla direzione opposta. La possibile invasione di corsia è al vaglio degli inquirenti.

La coppia era molto unita, amava viaggiare insieme in moto da sempre. Sono tante le foto che ritraggono i coniugi sui social durante le loro escursioni. Giuseppina e Giuseppe, stesso nome, stesso tragico destino, lasciano due figlie maggiorenni. Una tragedia, due ragazze rimaste senza genitori nell’arco di poche ore. La salma di Giuseppe Polvere è ancora nell’obitorio del policlinico Tor Vergata di Roma in attesa dell’esame autoptico; anche la salma di Giuseppina, nell’obitorio del Goretti è in attesa di autopsia. Il fratello di Giuseppe, Elio, agente della Polizia di Stato, in forze al Commissariato di Cisterna, si sta occupando di tutto, dalle pratiche burocratiche alla cura delle nipoti. Al termine degli esami sulle salme che saranno disposti dall’autorità giudiziaria, i funerali della coppia saranno celebrati congiuntamente.

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