Inaugurata sul Garigliano la barriera "acchiapparifiuti", è la terza nel Lazio. Ecco come funziona

Inaugurata sul Garigliano la barriera "acchiapparifiuti", è la terza nel Lazio. Ecco come funziona
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Martedì 9 Agosto 2022, 17:53

Inaugurata la barriera acchiapparifiuti sul fiume Garigliano, terza barriera posizionata sui fiumi della Regione Lazio, dopo quelle su Tevere e Aniene. Oggi alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è stata inaugurata l'opera che ha il compito di abbattere la quantità di rifiuti che dal Garigliano viene portata in mare.

«Dal 2019 l’Ufficio di scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, nell’ambito delle azioni intraprese per i Contratti di Fiume, ha deciso di installare le barriere di raccolta dei rifiuti galleggianti per intercettare i rifiuti sui fiumi prima che arrivino in mare, specialmente quelli di materiale plastico che generano microplastiche estremamente dannose per gli ecosistemi - spiegano dalla Regione - Le barriere galleggianti permettono di fermare le plastiche ed altri rifiuti galleggianti, convogliandoli in un’area a ridosso della sponda del fiume».

I rifiuti raccolti verranno stoccati in contenitori idonei e saranno successivamente trasportati, in conformità al d.lgs. 152/2006 da trasportatori iscritti ad apposito Albo dei Gestori Ambientali, ad un impianto per la pesatura e, a seguito di una ulteriore suddivisone del materiale per frazione individuata, ad un impianto per la selezione e il successivo riciclo o smaltimento.

«Dal 2019 ad oggi - chiariscono dalla Regione Lazio - sono state raccolte 10,5 tonnellate di rifiuti costituiti per il 25% da imballaggi in plastica e per il 75% da varie tipologie di materiali, la cosiddetta “frazione estranea”, che comprende tutto ciò che non è imballaggio in plastica fra cui oggetti in plastica non imballaggio come giocattoli, caschi, seggiolini auto, ecc., materiale organico, oggetti di varia natura come cuscini, scarpe, borse  e da stracci, corde, oggetti in vetro, alluminio e acciaio. Nello specifico il 14 % è costituito da bottiglie in pet, ed il restante da contenitori in polistirolo, da flaconi, da film e da altri contenitori in plastica. Sono stati recuperate più di 1.200 kg di bottiglie cioè più di 30 mila bottiglie, oltre a 1,5 tonnellate circa di taniche di ferro, pneumatici, frigoriferi, bombole GPL, scaldabagni, caschi, materassi, tavoli da ping pong, lavatrici».

Finora la Giunta Regionale ha speso oltre 530mila euro per interventi di questo tipo e inserito nella prossima programmazione europea tre milioni di euro per posizionare barriere acchiapparifiuti nei Fiumi e nei Laghi della Regione Lazio, proprio al fine di rendere più pulite le loro acque, preservando la natura e la biodiversità anche nelle aree urbane, con un impatto significativo a livello di inquinamento ambientale.

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