Coronavirus, il libraio di Ventotene: «Vorrei riaprire a giugno»

Coronavirus, il libraio di Ventotene: «Vorrei riaprire a giugno»
di Laura Pesino
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Martedì 14 Aprile 2020, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 17:50

Una vita divisa tra Genova e Ventotene, tra l'inverno in città e le estati a piedi scalzi sull'isola. Chi conosce Fabio Masi sa bene che da anni è ormai un punto di riferimento per tutti i turisti che fino a settembre affollano la piccola isola pontina. La sua Ultima Spiaggia è molto più di un negozio, è un rifugio in cui perdersi in chiacchiere e meraviglie, è il primo appuntamento per chi approda e l'ultimo per chi riparte. Fabio, 50 anni, mezzo romano e mezzo ventotenese ma trapiantato a Genova per amore, da aprile a ottobre è sempre lì.

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In un settore che certo non gode di ottima salute la sua è una storia straordinaria di successo, che gli ha consentito di realizzare, non senza fatiche e sacrifici, tutti i suoi sogni. Titolare dell'Ultima Spiaggia di Ventotene aperta nel 2001 e dell'omonima libreria di Camogli (2011), è anche socio di una libreria a Milano, aperta nel 2018, e di altre due a Genova: L'Amico ritrovato, del 2014, e L'Amico Immaginario, l'ultima arrivata nel 2019. Ora, con il nuovo decreto del Governo, è prontissimo a ripartire ma il contraccolpo di sente e sul futuro pesano purtroppo molte incognite.

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«Siamo felicissimi dice subito Con questa nuova misura si riconosce al libro il valore di un bene primario e necessario, un presupposto importante per il futuro. Perché se si riconosce questo non si torna indietro. Tutta la filiera dell'editoria assume quindi un'importanza nuova. Mi ha indignato e stupito non poco che durante la quarantena ci fossero tabaccherie aperte e librerie chiuse». Detto questo, il preavviso è stato troppo poco per organizzare tutto: «Riapriamo i battenti a Milano, Genova e Camogli spiega Fabio per il momento senza personale. Abbiamo una serie di obblighi, mascherina e guanti e l'erogatore del disinfettante fuori al negozio. E poi dovremo far entrare pochissimi clienti per volta, ma questo in una libreria non davvero è un problema». E Ventotene? «Il mio sogno è aprire per giugno dice In linea teorica potrei farlo anche nei prossimi giorni, ma la verità è che non sappiamo come andranno le cose. La dimensione cittadina di Genova e di Milano consentirà probabilmente di lavorare come prima, ma a Ventotene se crolla il turismo crolla la libreria. Io però sono positivo e conto davvero di riaprire nei prossimi mesi». Finora a salvare la situazione ci sono state le vendite online con spedizioni in tutta Italia, che hanno consentito di recuperare il 20% circa del fatturato. «Ci ha permesso di respirare. L'80% dei libri online li ho venduti a clienti della mia libreria di Ventotene».
Laura Pesino
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