Volley, il formiano Salvatore Rossini firma per Trento: «Ho sempre
ammirato il prestigio di questo club»

Il libero formiano Salvatore Rossini con la maglia di Trento
di Andrea Gionti
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Mercoledì 24 Giugno 2020, 15:45
Dopo due stagioni, la maglia di libero dell’Itas Trentino torna sulle spalle di un grande interprete italiano. Ad indossarla sarà il formiano Salvatore Rossini, da anni uno fra i giocatori più affidabili, esperti e vincenti di questo ruolo. L’accordo con il 33enne originario di Formia (curiosamente la stessa città in cui è nato anche il suo nuovo compagno di reparto, Carlo De Angelis) è stato siglato su base biennale e permetterà al Trentino Volley - club che in bacheca vanta quattro titoli tricolori, tre Champions League, cinque Coppe del Mondo, tre Coppe Italia e due Supercoppe Italiane - di poter contare su una autentica sicurezza.
Rossini è infatti uno specialista della seconda linea, abituato a giocare da tempo sempre ad alti livelli, come dimostrano le sue eccezionali statistiche in ricezione: da anni fra i migliori della SuperLega. Nelle precedenti sei stagioni vissute a Modena, Salvatore ha vinto uno scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane (tutte e cinque superando in finale proprio Trento), guadagnando anche spazio in Nazionale, con cui fra le tante, ha conquistato anche una medaglia d’argento all’Olimpiade di Rio 2016.
«Un particolare benvenuto a Salvatore Rossini, un libero italiano che ha dimostrato in una piazza come quella di Modena tutte le sue doti – afferma il presidente Diego Mosna - Per noi rappresenta la miglior scelta possibile in un ruolo delicato come il suo, diventato nella pallavolo moderna sempre più importante». A Trento ritroverà Angelo Lorenzetti con cui ha instaurato da tempo un feeling particolare negli anni comuni a Modena. «Ritrovo Rossini con piacere e nella consapevolezza che non dobbiamo guardarci indietro ma solo pensare a trovare una strada da percorrere insieme per fare bene anche a Trento. Salvatore è un giocatore che è cresciuto ancora rispetto a quando lo avevo allenato io».
Felice è il neo acquisto biancorosso: «E’ qualcosa di particolare, forse anche strano, ma comunque bello e piacevole perché è vero che ho giocato tante finali contro Trento ma ho sempre ammirato il prestigio di questo club. Ora sono da questa parte della rete e spero innanzitutto di giocare altre finali e di alzare tanti trofei, come è spesso accaduto a questa realtà».
Il PalaTrento, fra l’altro, era nel suo destino: in questo impianto giocò la sua prima partita in carriera in A1, il 25 settembre 2011, quando vestiva la maglia di Monza…
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